Ecco l’idea della città che hanno in mente i due aspiranti sindaci. Si vota domenica 25 giugno.
Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO. Alla vigilia del voto per il ballottaggio, i due candidati a sindaco, Enzo Bennet e Antonio Somma, lanciano l’appello finale agli elettori. “La campagna elettorale – dice Bennet – è stata l’occasione per incontrare tantissima gente che, dopo anni di emarginazione democratica, ha deciso di riprendere in mano il destino della nostra comunità sanseverinese. La nostra è stata e sarà sostanzialmente una battaglia di verità e civiltà, fortemente incentrata sui valori della partecipazione, della condivisione delle scelte e degli obiettivi di crescita socio/economica. L’oscurantismo municipalistico della vecchia amministrazione – sciolta dal Presidente della Repubblica perché incapace di approvare i conti comunali e non per propria scelta –, è venuto a galla, mostrando il disastro dei debiti accumulati direttamente o indirettamente attraverso la società Gesema. I lavoratori di questa società municipale hanno pagato sulla loro pelle la sconsiderata gestione e ora attendono di essere ricollocati nel circuito occupazionale. Sarà una nostra priorità: non siamo abituati a lasciare indietro nessuno perché, una delle nostre parole-chiave, è la solidarietà”. “E’ stata – prosegue Bennet – una campagna elettorale infarcita di bugie da parte dei nostri antagonisti, bugie spesso diffamatorie. Ma noi chiediamo il voto agli elettori sul futuro, sulle cose da fare subito. I primi provvedimenti che adotteremo sono già scritti. Un nuovo patto fiduciario: Comune e cittadini devono remare dalla stessa parte. Un nuovo patto fiscale: basta con il conflitto Comune-cittadini, occorre un’intesa forte per abbassare le bollette e migliorare i servizi. E, poi, il micro-credito di prossimità per i nostri giovani che vogliono crearsi un futuro da soli, attraverso l’auto-imprenditorialità. Abbasseremo i prezzi delle aree P.i.p. e delle aree fabbricabili per renderle attrattive e per immettere nuovi capitali provati nell’economia del comprensorio. “Rimoduleremo il Puc – aggiunge Bennet -, migliorando la qualità della vita e rispettando gli standard ambientali. Attueremo nuove forme di sostegno al reddito per le famiglie in stato di povertà relativa o assoluta, attraverso agevolazioni fiscali sui servizi essenziali: asili, mensa scolastica, assistenza sanitaria domiciliare, trasporto pubblico, acqua, rifiuti, banco alimentare. Il nostro obiettivo è costruire una città migliore non solo per i nostri figli, ma anche per i figli dei nostri figli”. “Il ballottaggio – replica Somma – non è un duello tra due uomini con idee differenti della città. E’ arrivato il momento della scelta tra due distinti modelli di approccio alla città e alle sue problematiche e tra due diverse visioni circa le opportune soluzioni da adottare per rilanciare San Severino. L’unico modello in cui crediamo, è il nostro, perché è un modello che nasce dal basso, dall’ascolto delle esigenze delle persone, un modello che ha la serietà di dire sempre come vogliamo realizzare le nostre proposte, che dà valore al merito, che tiene conto della vocazione della città e che si misura con le difficoltà del territorio”. “E’ giunto il momento – aggiunge Somma – di ritrovare la nostra identità di sanseverinesi, di riprenderci la dignità della nostra città, di ripartire iniziando a preoccuparci, innanzitutto, dei servizi minimi per i cittadini per poi costruire, centimetro dopo centimetro, una città che sia capace di farsi apprezzare all’esterno, che valorizzi i nostri talenti. Tutto questo lo può fare solo chi ha scelto di vivere in questa città, solo chi ha scelto di investire il proprio futuro e il futuro dei propri figli in questa terra, solo chi ritiene che la forza delle radici sia più forte della forza degli interessi. Se i cittadini mi affideranno l’onore e l’onere di amministrare la nostra città, sarò un sindaco che sia capace di stare tra la gente ad ascoltarne le esigenze”.