Angelo Zampoli smentisce il suo sostegno ad Antonio Somma per il secondo turno del 25 giugno. Ma in città in molti sono convinti che l’alleanza si farà. Somma: “fin dall’inizio, abbiamo detto che non avremmo siglato alleanze al ballottaggio”. Bennet: “i cittadini hanno capito che Somma e Zampoli fanno entrambi riferimento a Giovanni Romano e hanno già deciso per il cambiamento”. I dettagli.
Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO.Questo matrimonio…non s’ha da fare. Mentre molti in città sono convinti che ci sia un’alleanza tra Antonio Somma, giunto al secondo turno, e Angelo Zampoli (il grande sconfitto) in vista del ballottaggio del 25 giugno, per tentare di strappare il Comune a Enzo Bennet, è lo stesso Zampoli a smentire tutto ciò.
“Abbiamo appreso dalla stampa – dice Zampoli – che il candidato sindaco Antonio Somma ritiene che ci sia una grande differenza politica con noi e non intende siglare alleanze se non con i cittadini. Siamo perfettamente d’accordo con lui. Consapevoli delle diversità programmatiche e politiche con Somma, non abbiamo chiesto alcun apparentamento né a lui, né ad altri. E, poiché nulla chiederemo, desideriamo tranquillizzarlo circa il “pericolo” di eventuali equivoci che pur si sono verificati durante la campagna elettorale del primo turno. Ai nostri elettori lasciamo libertà di voto e chiediamo di valutare serenamente ciò che è meglio per la nostra città”.
“L’elettorato non ha approvato il nostro programma – prosegue Zampoli – e non ci ha onorato del necessario consenso per attuarlo. Il volere del popolo va sempre rispettato. Da un punto di vista politico, rileviamo che è anche merito nostro se il centrosinistra, che si è presentato unito per la prima volta dopo vent’anni, non è riuscito nell’intento di vincere al primo turno. Per noi, la sconfitta dell’11 giugno, rappresenta un nuovo punto di partenza”.
“Saremo all’opposizione – continua Zampoli – in modo duro e responsabile e vigileremo su alcune grandi questioni: l’impianto di depurazione di Costa, la realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti organici a Pandola, la reimissione nel possesso del Comune della farmacia comunale, la gestione dei fondi del Piano di Zona dei servizi sociali, l’uso improprio della struttura dell’ex mattatoio, il piano di riequilibrio delle finanze dell’Ente e la soluzione lavorativa del personale licenziato della società Gesema”.
“Non capisco la motivazione delle dichiarazioni di Zampoli – dice Somma -, già al primo turno noi abbiamo detto che non avremmo mai fatto alleanze al ballottaggio. Siamo disponibili a ragionare con tutte le forze politiche in relazione a punti programmatici nell’interesse della città”.
“Siamo di fronte – dice Bennet – all’ennesimo colpo di teatro da parte del sindaco uscente che, a suo piacimento, di volta in volta, scrive comunicati stampa al suo vicesindaco della continuità e al suo consulente nominato revisore della Gesema. I cittadini hanno capito che Somma e Zampoli fanno entrambi riferimento a Giovanni Romano e hanno già deciso per il cambiamento”.