FISCIANO. COMMEMORATO ENRICO BERLINGUER, L'EX SEGRETARIO DEL P.C.I., A 30 ANNI DALLA SUA MORTE.

Presente anche l’ex Governatore Antonio Bassolino. I dettagli.
 
Giovedì 19 giugno 2014
FISCIANO.Grande partecipazione di pubblico a Penta, frazione del Comune di Fisciano, che, martedì 17 giugno, in Piazza Vittorio Emanuele, ha ricordato la figura di un grande uomo e personaggio della recente storia politica italiana: Enrico Berlinguer, nel trentesimo anniversario della sua morte. Dopo i saluti del Sindaco di Fisciano, Tommaso Amabile, ci sono stati gli interventi di: Michele Pirone, segretario provinciale di Salerno FLC – CGIL, Alfonso Amendola, Giovanna Truda e Carmine Pinto, tutti docenti dell’Università degli Studi di Salerno, e dell’On. Antonio Bassolino. Il dibattito è stato coordinato da Giuseppe D’Auria, membro del “Comitato 1° Maggio”. Il sindaco Amabile, che ha preso la parola per salutare i relatori e le persone che affollavano Piazza Vittorio Emanuele, ha fatto riferimento ai valori della famiglia, tanto cari all’ex segretario del Partito Comunista Italiano. Ammirevole l’intervento di Truda che, in qualità di unica rappresentante del gentil sesso tra gli ospiti, ha ricordato la posizione politica che Berlinguer aveva assunto nei confronti della donna. “Non può essere libero un uomo che opprime una donna”: questa, una delle più brillanti considerazioni sulla condizione della donna espressa dal principale esponente dell’eurocomunismo.
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Bassolino, nel suo intervento, ha fatto un excursus storico – politico dell’uomo e del politico Berlinguer, negli anni fiorenti del comunismo italiano. “Dobbiamo evitare ogni tipo di retorica – ha detto Bassolino – ed evidenziare una straordinaria esperienza e la sostanza e anche cogliere i limiti di Berlinguer e del Partito Comunista”. “A Berlinguer va attribuito uno straordinario riconoscimento – ha continuato Bassolino – perché il P.C.I., di cui Berlinguer fu segretario, è stato diverso dagli altri partiti comunisti nel mondo e, poi, era molto di più di un partito politico. Era un grande soggetto politico e una grande comunità di donne e uomini, era quasi uno Stato nello Stato, come una chiesa. Il P.C.I. era un mondo con i suoi pregi e i suoi difetti”. “La cosa più bella di Berlinguer – ha ricordato l’ex sindaco di Napoli – era il sorriso. Aveva il dono di saper ascoltare e interloquire e uno sguardo profondo”. “Il problema più grande oggi – ha concluso Bassolino – è la crescita dell’astensionismo e la lontananza della politica dalla gente. Dobbiamo far in modo che la politica riesca a partire dalle persone così come sono, e dai loro bisogni”. Al dibattito hanno preso parte anche altre figure istituzionali della Valle dell’Irno, tra cui i neoeletti sindaci di Baronissi e Montoro Inferiore, Gianfranco Valiante e Mario Bianchino. Al termine del dibattito, c’è stata la proiezione del film “La Voce di Berlinguer” del regista Mario Sesti.

Antonio De Pascale

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