I dettagli.
Lunedì 27 maggio 2013
CALVANICO.Seconda giornata di votazione per le elezioni comunali. Il Sindaco uscente, Franco Gismondi, si ripresenta per conquistare il secondo mandato, sostenuto dalla lista civica “Calvanico 2000″. Lo sfidante, è Michele Galderisi, sostenuto dalla lista civica “Calvanico libera”. Dei 1500 abitanti circa, 1200 sono chiamati alle urne. La maggioranza consiliare avrà 4 Consiglieri, la minoranza sarà rappresentata da 2 Consiglieri Comunali.
ECCO LE DUE LISTE IN CAMPO, CON TUTTI I CANDIDATI.
Lista civica “Calvanico 2000”, candidato a sindaco: Franco Gismondi;
candidati a consiglieri comunali: Conforti Antonio, Saggese Gerardo, Sabbarese Michele, Sabbarese Roberto, Citro Erminio, Scafuri Giovanni.
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Lista civica “Calvanico libera”, candidato a sindaco: Michele Galderisi;
candidati a consiglieri comunali: Gismondi Livia, Amoroso Dario, Costabile Alfieri, De Filippis Angelo, Ferrucci Raffaele, Sabbarese Carlo.
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A MONTORO SUPERIORE E A MONTORO INFERIORE, C’E’ IL REFERENDUM PER LA FUSIONE DEI DUE COMUNI.
MONTORO SUPERIORE/INFERIORE.Oggi, dalle 7 alle 15, si conclude, nei comuni di Montoro Superiore e di Montoro Inferiore (Av), il referendum consultivo regionale sulla proposta di legge concernente l'istituzione del Comune unico di Montoro mediante la fusione dei comuni di Montoro Inferiore e di Montoro Superiore. Il referendum consultivo delle popolazioni interessate è obbligatorio, ai sensi del comma 2 dell'articolo 14 del vigente Statuto della Regione Campania, quando vengono presentate proposte di legge concernenti l'istituzione di nuovi comuni e i mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali.Per la validità del referendum non serve il quorum del 50% + 1 dei votanti. Se i "no" vincono sui "sì", la proposta di legge non potrà più essere ripresentata in questa legislatura. Sono chiamati alle urne 17.027 elettori, di cui 9285 a Montoro Inferiore e 7742 a Montoro Superiore. Fino al 1829, i due Comuni erano uniti, poi i notabili del tempo divisero i due Municipi. "Il discorso sulla fusione - dice Salvatore Carratù, sindaco di Montoro Inferiore - riprese negli anni '90. Nel 2009, è ripreso il discorso in sede istituzionale, con l'ok della Provincia, quindi, nel 2012 i due consigli comunali si espressero favorevolmente sulla fusione. Seguì la legge Foglia e, nel 2012, arrivò il Decreto regionale". Carratù, favorevole al progetto insieme al collega Francesco De Giovanni, sindaco di Montoro Superiore, spiega le motivazioni a base della sua posizione: "non c'è solo - dice - una comunanza di cultura trai due territori, ma ci sono tanti vantaggi: arriverebbe un +20% dei trasferimenti dei fondi statali, per 3 anni ci sarebbe lo svincolo dal patto di stabilità, si voterebbe col proporzionale, con una quota rosa e si attuerebbe una spending-rew, creando un'unica amministrazione comunale". "Siamo di fronte ad un passaggio epocale - aggiunge Antonello Cerrato, assessore alla sanità di Montoro Superiore - che darebbe altri vantaggi per le future generazioni, come una riduzione delle tasse e un unico Prg. Anche se non c'è un quorum da raggiungere, speriamo in una grande affluenza alle urne, perchè, se il dato fosse basso, la Regione potrebbe non deliberare l'approvazione dei "sì" alla fusione". "Siamo fiduciosi sul referendum - conclude Pietro Montone, portavoce del comitato per il "sì" -. In caso passassero i "sì", arriverebbero 7 milioni in 10 anni più altri fondi regionali alla nuova città di Montoro". Essa diventerebbe la terza più grande della provincia, dopo Avellino ed Ariano Irpino.