I Consiglieri che hanno contribuito alla sfiducia del Primo cittadino, illustrano le loro ragioni: “Valiante nuomo solo al comando”. I dettagli.
Venerdì 22 febbraio 2019
BARONISSI. Non ci stanno ad essere chiamati “traditori e intellettualmente disonesti” i cinque consiglieri di maggioranza che hanno contribuito a sfiduciare il sindaco Gianfranco Valiante. L’altro ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, Franco Cosimato, Francesco De Simone e Angelo Notari di Idea Comune, insieme ad Agnese Coppola Negri e Livio Maranzano, hanno risposto alle “accuse” di Valiante che li aveva incolpati della fine della consiliatura “esclusivamente per ambizioni personali”.
Carte alla mano, hanno sottolineato che i problemi di comunicazione, cominciati poco dopo l’inizio del mandato elettorale, hanno “logorato” la squadra, i cui assessori sono cambiati ogni anno senza condivisione. Ed è proprio sul dialogo e il confronto che si sono soffermati, ribadendo la totale chiusura di Valiante rispetto a un ascolto che è mancato.
“I numeri dei consiglieri che hanno votato la sfiducia dimostrano che, nonostante abbiamo cercato di ricucire il rapporto, abbiamo trovato dinnanzi un muro. Il sindaco non ci ha ascoltati”, dice Cosimato.
A dargli man forte, la Coppola Negri che, quando parla della sfiducia, ribadisce che “i voti alla sfiducia non sono stati risicati e questo indica che si è trattato di un voto convinto”. A quanto dicono, in maniera concorde, questo è il risultato di un primo cittadino “uomo solo al comando” il cui ultimo “errore” sarebbe stato quello di “voler imporre la sua candidatura sapendo di essere debole e dicendo no ad un dialogo vero”, aggiunge la Coppola Negri.
Secondo loro non è un problema la chiusura anticipata della consiliatura perché mancano solo tre mesi alle elezioni amministrative e tre mesi di commissariamento non porterebbero a un blocco.
“In questo modo – dicono – giocheremo tutti ad armi pari”.
Insomma, sono tutti coesi nel ribadire la loro linea e nel rivendicare le proprie azioni.
“Adesso saranno i programmi e le idee a far scegliere i cittadini”, dice Notari. “Diciamo no alle vecchie pratiche, no a trattative e negoziazioni, no a condizionamenti, perché – aggiunge Maranzano – siamo persone libere”.
Il gruppo Idea Comune (Cosimato, De Simone e Notari) dice di star ancora riflettendo su cosa fare alle amministrative di maggio.
“Potremmo presentarci con un programma che abbia un’ampia condivisione, ma non abbiamo ancora deciso”.
La Coppola Negri e Maranzano dicono di “non aver perso assolutamente l’entusiasmo” e di aver forti “convergenze” con alcuni ex esponenti del Consiglio.
“Decideremo nelle prossime settimane”, concludono.
(Fonte: Il Mattino, edizione del 21 febbraio 2019)