BARONISSI. CONSIGLIO COMUNALE: OK AL CONSUNTIVO 2011. COMUNE IN ATTIVO PER 815MILA EURO. RAGGIUNTO IL PATTO DI STABILITA'.

Voto unanime per l’intitolazione a Guglielmo Longo del centro polifunzionale di via Ferreria.
 
 
Mercoledì 9 maggio 2012
BARONISSI. I conti in ordine. Il consiglio comunale di ieri ha approvato il consuntivo di Bilancio 2011 con gli obiettivi-chiave pienamente raggiunti: rispetto del patto di stabilità, superamento dell’asticella fissata dai parametri nazionali a quota 518mila euro e consolidamento dell’avanzo di amministrazione pari a 815mila euro.
«Abbiamo raggiunto risultati eccezionali in un momento così difficile – ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Sarel Malan –, oltre al trend positivo che continua a rendere il Comune un’ “azienda” in attivo, abbiamo registrato la riduzione del 5% del costo del servizio per lo spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti che ammonta a 2 milioni e 810mila euro; le spese correnti sono diminuite nel 2011 di 200mila euro».
INTITOLAZIONE DEL CENTRO POLIFUNZIONALE A GUGLIELMO LONGO
Medico chirurgo, giornalista, consigliere comunale e provinciale, fondatore di una delle prime società di Mutuo Soccorso, primo prezioso strumento assistenziale per le famiglie operaie nella valle dell’Irno. Con voto unanime, maggioranza e minoranza hanno deciso che sarà dedicato alla memoria di Guglielmo Longo il centro polifunzionale di via Ferreria.
La proposta è arrivata dal consigliere Raffaele Petta: «È stato un uomo eccezionale per le sue qualità umane e professionali. Primario di ostetricia e ginecologia a Polla, Eboli, Mercato San Severino e Salerno, inviato de “Il Mattino” ed autore dell’inchiesta “Operazione Acque Pulite”, uno dei primi documentari sull’inquinamento nell’area di Salerno. Esponente socialista, si impegnò a promuovere il festival del Cinema. Baronissi lo ricorda soprattutto per le sue battaglie a difesa degli operai delle Cotoniere Meridionali. La maggiore testimonianza dell’attività professionale e politica, a distanza di 20 anni dalla sua morte, è costituita dal ricordo ancora vivo in tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne, soprattutto, le qualità umane».

Antonio De Pascale

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