BARONISSI. Consiglio comunale, le riflessioni di Rifondazione comunista

I comunisti esprimono dubbi sull’ipotesi ronde di vigilanza in città. Per irnonotizie.it , invece, sono auspicabili.
 
 
Domenica 1° aprile 2018
Dal circolo di Baronissi di Rifondazione comunista, riceviamo e pubblichiamo, una sua nota-riflessione sull’ultimo Consiglio comunale.
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BARONISSI. Durante il consiglio comunale del 29/03/18, ritornano protagonisti i cittadini e le proprie esigenze, a differenza di quello che era sembrato essere diventato il dibattito a botta e risposta per mezzo stampa tra le parti politiche.
Pensiamo che istituzioni e cittadinanza attiva debbano sempre trovare il giusto modo di relazionarsi tra di loro e assolvere i propri compiti, evitando storture e scivoloni di gestione, che minino la volontà di migliorare la qualità della vita della collettività di Baronissi.
Abbiamo ritrovato parte di alcune nostre proposte non solo nelle parole dell’amministrazione comunale tramite l’intervento del sindaco ma anche nella petizione popolare proposta da una associazione. Il monitoraggio dell’emissione di smog nella nostra città, concatenata ad alcuni “punti” di visione dello sviluppo della nostra città e il puc ancora da definire nel suo complesso li reputiamo infatti questioni dirimente e di formidabile importanza.
Vogliamo soffermarci in primis sulla capacità di indirizzare un controllo del territorio in sinergia con la cittadinanza nel primo laboratorio di “vigilanza attiva” sulla frazione di Antessano anche se non sottovalutiamo il pericolo rappresentato dalla spinta di pochi che vorrebbero trasformare la “vigilanza attiva” in “ronde”. Su questo siamo e saremo inflessibili e anche su questo valuteremo e giudicheremo la capacità della politica e della giunta nel tenere tale progettazione nello spirito originario della sperimentazione.
Abbiamo sottolineato questo aspetto perché quella sperimentazione riprende una delle nostre proposte che avanzammo nell’assemblea pubblica che si tenne al comune sui temi della sicurezza e non a caso sottolineammo la necessità di stimolare i cittadini ad essere con la loro partecipazione, con la loro solidarietà attiva e con il loro protagonismo sociale la “barriera” indispensabile ed efficace per garantire sicurezza.
Infine consideriamo positivamente la volontà dei cittadini di voler essere protagonisti nelle scelte che toccano le loro vite e che si interrogano su che tipo di sviluppo si voglia dare alla città e che ripongono concretamente al centro del dibattito, secondo il nostro modesto parere, non solo la questione biomasse ma anche  una rivisitazione del pec (piano energetico comunale) caratterizzandolo e rafforzandolo con una maggiore eco sostenibilità con il territorio.
Vogliamo allora rilanciare alcuni punti della nostra lettera aperta di una settimana fa, rivolta a tutta la cittadinanza, e ci domandiamo perché non provare ancora di più a intercettare questa volontà da parte dei cittadini e delle cittadine di Baronissi nel voler contribuire al dibattito politico, riscoprendo l’idea dell’istituzione del bilancio partecipato?
Perché non provare ad aprire un dibattito scevro da posizioni ideologiche ma che guardi allo sviluppo che vogliamo dare alla nostra città, nel confrontarci con la raccolta di osservazioni e pareri sulla questione “stazione ad alta velocità” ?
Confidando che tali domande avranno risposta, ci dichiariamo già disponibili e interessati alla costruzione di momenti volti allo svisceramento dei seguenti temi.

Antonio De Pascale

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