PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE”.
XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Dal Vangelo secondo Marco: 7,31-37)
Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!>>.
_______________________________________________________
IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
Gesù libera ogni uomo
Il nostro Dio è un Dio che vuole salvarci e trasformare la condizione spesso difficile e disperata degli uomini e del mondo. Il brano evangelico di questa domenica ci rivela che questo grande amore di Dio si è manifestato in Gesù Cristo. La delicatezza e la pazienza che precedono la guarigione del sordomuto evidenziano il suo essere aperto agli altri, il suo saper ascoltare, comprendere e accogliere tutti, la sua identità di salvatore degli uomini. Fin dal principio le comunità cristiane hanno sempre letto in questo miracolo la capacità di Gesù di liberare l’uomo dall’impossibilità dell’ascolto, dall’impossibilità dell’annuncio della parola di Dio. Gesù è colui che viene a toccare il nostro cuore per rinnovarlo; tutti avvertiamo il bisogno di chiedere questa grazia per poter essere in grado di essere apostoli del suo vangelo. Chiediamo il dono dello Spirito Santo e non facciamogli resistenza, lasciamoci rinnovare dall’amore di Dio manifestatosi in Gesù. Solo così la nostra vita sarà un anticipo del cielo che ci attende.