IL VANGELO DI DOMENICA 9/7/2017. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.
 
Vangelo  della XIV Domenica del Tempo ordinario   (Mt 11,25-30)
In quel tempo Gesù disse: 
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
Con Gesù per cambiare prospettiva
Il brano di questa Domenica, può essere diviso in due parti. Nella prima, troviamo il ringraziamento di Gesù al Padre per essersi rivelato ai semplici e agli umili. La parola di Dio infatti può essere accolta solo da coloro che si presentano davanti a Lui con la coscienza della loro incapacità e piccolezza, con quella povertà che caratterizza l’essere umano che cerca con tutto il cuore qualcosa o qualcuno che sia capace di riempire la vita. In un mondo dove tutti esaltano la forza, i muscoli, la sfrontatezza nei costumi, Gesù benedice il Padre perché rivela la ricchezza dello Spirito a coloro che sanno badare all’essenziale, alle cose autentiche. Nella seconda parte, Gesù invita tutti ad andare a Lui e ad imparare da Lui, mite e umile di cuore. Se mettiamo il Signore Gesù al centro della nostra ricerca di felicità, se impariamo da Lui, sperimenteremo una gioia straordinaria.  Seguire Cristo è la cosa più bella che possa accadere ad una persona, perché l’incontro con Gesù ci permette di vedere le cose in modo totalmente diverso. Bisogna cercare Gesù non solo per chiedere la soluzione di un problema e nemmeno per ottenere la liberazione da una situazione difficile che stiamo vivendo, cerchiamolo invece perché la sua presenza è in grado di cambiare il nostro modo di vedere la vita e le cose.
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.

Antonio De Pascale

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