PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
XXIII Domenica del T. O. ( Lc 14,25 – 33)
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
Il vero discepolo di Gesù.
Il Vangelo di questa domenica ci presenta l’identikit del cristiano perfetto. Tante persone accompagnano Gesù credendo che sia cosa assai facile seguirlo, per disingannarle Cristo con serietà avverte che l’impresa è difficile e non la si può affrontare con leggerezza e superficialità. Chi intende seguirlo deve staccarsi da ciò che lo tiene prigioniero; si tratta di un “ no “ duro, cosciente e, a volte, anche doloroso a tutto ciò che si oppone a Dio e alle sue esigenze. Cristo è tutto e deve essere tutto. Chi ha o vuole o ha bisogno di avere qualche altra cosa da mettere accanto a Lui, è fuori strada, poiché l’adesione al progetto di Dio non è una scelta coraggiosa ed entusiastica di un momento, ma è opzione fondamentale, cioè pesante, continua e quotidiana. Il Signore ci preservi dall’egoismo e dalla superficialità, affinché i nostri pensieri siano i pensieri di Dio, le nostre vie siano le vie di Dio.