Il Vangelo di domenica 7/10/2018. Il commento del Prof. Antonio Luisi

Prof. Antonio Luisi, Docente di religione cattolica al Liceo classico “Virgilio” e Diacono presso la Parrocchia “S. Maria delle Grazie” di Mercato S. Severino
 
XXVII Domenica del T.O. ( Mc 10, 2 – 16)
 E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?».  Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».  Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla».  Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma.  Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina;  per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola.  Sicché non sono più due, ma una sola carne.  L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».  Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse:  «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei;  se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.  Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.  In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso».  E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.
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Il commento del Prof. Antonio Luisi:
L’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto
Questa domenica siamo davanti ad una pagina di vangelo “scomoda” anche per molti credenti poiché il tema è molto delicato. I Farisei, condizionati da una casistica basata sulla diseguaglianza tra uomo e donna, interrogano Gesù su ciò che è permesso agli sposi che vogliono separarsi. Ma il Signore porta subito la discussione ad un livello più alto: il divorzio alla luce della parola di Dio, è un fuori programma, il progetto di Dio sull’amore tra l’uomo e la donna non può essere antiumano. Secondo il disegno divino, tra gli sposi si crea una comunione profonda che li rende “una sola carne”, il che non significa una sola “ciccia”, ma una sola vita, un unico destino, una sola storia. Il matrimonio perciò richiede impegno, serietà ed amore autentico. Il problema di fondo nella risposta di Gesù, non è tanto la ricerca di motivazioni che rendono possibile lo scioglimento del vincolo, ma l’effettiva volontà dei coniugi di realizzare ciò che si promettono, quella volontà di costruire, giorno per giorno, la felicità nella fedeltà agli impegni. Tutto questo è possibile solo se, con un cuore di bimbo, l’uomo e la donna si rendono disponibili ad accogliere e a corroborare il dono della grazia di Dio ricevuta attraverso il sacramento. Il Vangelo di questa domenica sia perciò un invito per tutti gli sposi a ritrovare, nella grazia di Dio, le motivazioni del vero amore, per i fidanzati sia invece un’occasione di riflessione, per prepararsi con serietà a questa vocazione così bella e decisiva per la vita.
Prof. Antonio Luisi, Docente di religione cattolica al Liceo classico “Virgilio” e Diacono presso la Parrocchia “S. Maria delle Grazie” di Mercato S. Severino

Antonio De Pascale

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