PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
XXVI Domenica del Tempo Ordinario (Dal Vangelo secondo Marco: 9,38 – 43.45 – 47.48)
Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
No allo scandalo, si al bene presente in ogni uomo
Giovanni accusa un uomo, che non appartiene alla cerchia degli apostoli, di esorcizzare i demòni nel nome di Gesù. Per l’evangelista Marco, la circostanza diventa l’occasione per il maestro di definire il volto del vero discepolo. Gesù desidera, da chi lo ha scelto come modello, che consacri la propria vita alla promozione umana e spirituale del prossimo. Occorre però che eviti due pericoli: la gelosia, espressione di un deleterio settarismo e lo scandalo. Il vero seguace di Cristo gioisce per il bene presente nel cuore di ogni uomo, accetta che chiunque, senza distinzione di razza o cultura, possa compiere gesti d’amore. Nello stesso tempo l’autentico cristiano deve impegnarsi ad eliminare atteggiamenti e idee, che possano allontanare i fratelli dal Regno di Dio. Impegniamoci affinché la nostra vita sia caratterizzata dalla premura nei confronti della fragilità umana, cerchiamo di essere sostegno e luce per coloro che sono in crisi e prigionieri dello sconforto.