IL VANGELO DI DOMENICA 28/8/2016. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.
 
XXII Domenica del T. O. ( Lc 14,1.7-14 )
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
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La virtù autenticamente cristiana
Il Vangelo di questa domenica ci parla dell’umiltà, la virtù che ci rende cristiani autentici.  Gesù osserva con ironia gli invitati di un banchetto, tutti impegnati ad accaparrarsi i primi posti e con una parabola si rivolge contro la superbia dei farisei, per suggerire a tutti che l’umiltà è l’unico atteggiamento corretto dell’uomo di fronte a Dio.  Attraverso una regola di buona condotta sul modo di comportarsi a tavola, Gesù intende insegnarci qualcosa di più profondo: alla fine dei tempi, Dio umilierà i superbi ed esalterà gli umili, perché la salvezza è un dono della sua grazia. Nessuno può dunque salvarsi da solo, utilizzando titoli personali. Abbandoniamo perciò orgoglio e autosufficienza e impariamo da Maria la semplicità, l’umiltà e il rispetto della giustizia, vere condizioni ideali per l’ingresso al banchetto del Regno di Dio.
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.

Antonio De Pascale

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