IL VANGELO DI DOMENICA 27/4/2014: I SEGNI DELLA PRESENZA DEL RISORTO. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
 
 
II Domenica di Pasqua (GV 20, 19 – 31)

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:

I segni della presenza del Risorto

La pagina evangelicadi questa domenica  ci consegna almeno due  grandi insegnamenti. Il primo lo possiamo ricavare dalla figura dell’apostolo Tommaso che ci dimostra che la fede è una conquista progressiva e faticosa e che  la presenza del Risorto può essere sperimentata solo all’interno della comunità dei credenti. Si può infatti fare l’esperienza di Dio anche da soli, ma l’esperienza del Risorto la possiamo fare solo se siamo uniti alla nostra comunità nel giorno del Signore. Il  secondo insegnamentoci apre il cuore alla pace e alla gioia: la risposta di Dio al peccato dell’uomo è la misericordia infinita. Gesù invia i suoi discepoli a distruggere il peccato; la Chiesa, lasciandosi guidare dallo Spirito del suo Maestro, ha il compito, attraverso i suoi ministri, di rendere visibile questo perdono. Il Signore Risorto ci conceda di professare la nostra fede con il cuore e con la nostra vita, non da isolati, ma completamente inseriti nelle nostre comunità.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.

 

Antonio De Pascale

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