PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
VIII Domenica del T. O. (Mt 6,24 -34)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
La terapia della felicità
L’agitazione e la paura dell’uomo di fronte alla morte, lo induce a pensare che l’accumulo smodato dei beni terreni possa garantirgli una qualche sicurezza. Ma è solo un’illusione smentita dalla realtà della vita, dal limite dell’esistenza umana. Di qui l’interrogativo di sempre: su che cosa poggiare la nostra sicurezza? Gesù ci avverte: Dio può essere rifiutato o accolto, ma non sopporta che si pongano accanto a Lui altre divinità come la ricchezza. Il Signore infatti ci ordina di amare e di servire il prossimo a differenza del denaro che invece ci spinge a sfruttare coloro che sono più deboli per accumulare sempre di più. Il richiamo ai passeri e ai fiori del campo, oggetto delle amorevoli cure di Dio, costituisce un pressante invito di Gesù ad accostarsi ai beni terreni con serenità e generosità, nella consapevolezza della provvisorietà della nostra vita e dell’amore costante di un Padre che non ci lascerà orfani. Questa certezza ci permetterà di vivere bene il presente senza preoccuparci eccessivamente del domani. Questo modo di gestire la vita è la grande terapia indicata dal nostro medico Gesù, la via maestra che conduce alla felicità.
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.