Prof. Antonio Luisi
XVII Domenica del tempo Ordinario (Mt 13,44-52)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?”. Gli risposero: “Sì”. Ed egli disse loro: “Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”.
Il commento del Prof. Antonio Luisi:
La caccia al tesoro
Anche questa domenica, tre parabole: quella del tesoro nascosto, della perla preziosa ed infine quella della rete piena di pesci. Un messaggio su tutti: la nostra vita è una specie di caccia al tesoro. Siamo dei cercatori, perché ogni uomo è impegnato a trovare un obiettivo che dia senso e profondità alla vita. Il tesoro e la perla rimandano a qualcosa di prezioso di fronte al quale bisogna sacrificare tutto. Le istruzioni per trovare questo tesoro sono contenute nella parola di Dio, Gesù ci ricorda che se vogliamo entrare nel suo progetto di salvezza dobbiamo avere una spiccata prontezza nella decisione e grande generosità. Bisogna cioè cogliere al volo l’occasione, puntando senza esitazione su di lui perché l’incontro con Gesù ci dà la percezione di aver trovato ciò che cercavamo.