PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.
Vangelo della XXV domenica del T. O. Matteo 20,1-16
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero un denaro per ciascuno. Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
L’amore di Dio è per tutti
Questa domenica Gesù ci racconta una parabola con la quale non intende sconvolgere i normali criteri economici e sindacali, ma mettere in evidenza la bontà di Dio che sorpassa all’infinito ogni giustizia, poiché essa non conosce né limiti né discriminazioni. La parabola degli operai chiamati a lavorare nella vigna in diverse ore è una risposta alla pretesa superiorità dei farisei e degli scribi di fronte ai pagani. Essi si ritenevano superiori perché conoscevano la legge e appartenevano al popolo d’Israele. Gesù scredita questa pretesa andando controcorrente; è un Gesù che scandalizza perché ama i peccatori, li cerca e mangia con loro. Il peccatore che riesce a rispondere a questo Dio con un “si” generoso e immediato può sperimentare la sua infinita bontà, infatti non è mai troppo tardi per beneficiarne. Gesù è venuto a rivelarci una logica di Dio che è diversa da quella che spesso adottiamo nella nostra vita. Nella sua vigna c’è posto per tutti, non dobbiamo dubitare della misericordia di Dio. Ne consegue che non bisogna mai giudicare nessuno, ma godere sempre dei doni che il Signore concede ai nostri fratelli e sorelle. La salvezza non è un premio ma dono gratuito di Dio, perché Lui è ben più grande dei nostri meriti e ci chiede di fidarci di lui, di gloriarci in lui, nel suo nome, con amore e per amore.
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.