Prof. Antonio Luisi
III Domenica del T. O. (Mc 1, 14 – 20)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Il commento del Prof. Antonio Luisi: Aprirsi alla buona notizia
Il Vangelo di questa domenica riporta la prima predica di Gesù, che si reca in Galilea e annuncia: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Gesù vuol farci capire che, con la sua venuta, la storia della salvezza ha raggiunto il suo compimento e, nello stesso tempo, ci esorta a cogliere questa occasione che ci viene offerta da Dio. Siamo invitati perciò a cambiare direzione alla nostra vita, all’intervento di Dio deve corrispondere il nostro impegno a mutare totalmente la nostra mentalità e le nostre scelte morali. E’ necessario abbandonare le nostre certezze umane, per aprirci alla novità di Dio. Il Vangelo è la persona stessa di Gesù, Lui è la salvezza, la grazia e la felicità di Dio. Ci chiede la fede, ci chiede la fiducia nella sua parola. Egli cammina e chiama Pietro e Andrea, Giovanni e Giacomo e indica quale sarà il futuro di questi discepoli, ma nello stesso tempo indica anche a noi cosa significa essere cristiani: mettersi in cammino, uscire da noi stessi per andare dietro a Lui.
Prof. Antonio Luisi