XII Domenica del T. O. (Mt 10,26-33)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli»
Il commento del Prof. Antonio Luisi:
Paure umane e timore di Dio
Il Vangelo di questa domenica contiene due inviti di Gesù che ci stimolano a riflettere sulla differenza che esiste tra le paure umane e il timore di Dio. Le prime vanno affrontate e superate con l’impegno umano e con la fiducia in Dio. Il timore di Dio invece ci allontana dalla presunzione di mettersi al suo posto e sentirsi padroni del bene e del male, della vita e della morte. Il timore di Dio ci dona la consapevolezza di essere nelle sue mani, e più cresce questa certezza, più facilmente vinciamo ogni forma di paura. Nel brano evangelico odierno , Gesù ripete più volte l’esortazione a non avere paura, accogliamo con fede il suo invito e affrontiamo con fiducia le sfide della vita.