PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
II Domenica del T. O. (Gv 1,29-34)
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma, proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua, mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
Gesù è l’amore che dona tutto.
Il Vangelo di questa domenica ci presenta la testimonianza di Giovanni Battista sul mistero e la missione Gesù. “Ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”: l’immagine è originale, ma, allo stesso tempo, molto cara alla tradizione biblica. Gli ebrei attendevano il ree il giudice della storia, ma Gesù si presenta come agnello, immagine di colui che dona tutto, di colui che non risparmia nulla per la vita altrui. Il leone della tribù di Giudaè, dunque, un agnello mansueto, simbolo dell’amore e del dono della vita, vittima sacrificale per la nuova ed eterna alleanza. Anche noi, nella celebrazione dell’Eucarestia, offriamo a Dio questo mistero, offriamo il pane e il vino affinché diventino il corpo e il sangue di Cristo. Abbiamo bisogno ogni giorno di nutrirci di Cristo Signore, perché, solo con la sua presenza, possiamo sperimentare la bellezza della vita nuova, solo così possiamo diventare giorno dopo giorno ciò che mangiamo.