PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
XXXIII domenica del Tempo Ordinario (Dal Vangelo secondo Marco: 13,24 – 32 )
«Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria. Egli allora manderà i suoi angeli e raccoglierà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Or dal fico imparate questa similitudine: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte. In verità vi dico che questa generazione non passerà, prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». «Ma quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno li conosce, né gli angeli nel cielo né il Figlio, ma solo il Padre.
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
Non la fine, ma il fine del mondo
Il Vangelo di questa domenica dipinge una tela che contiene non la rappresentazione di una catastrofe, la fine del mondo, ma la mèta a cui tende la storia: il ritorno glorioso di Cristo. Ed è proprio Gesù a togliere il velo che ci impedisce di dare un senso alla storia e a permetterci di inquadrare gli eventi nella giusta prospettiva per non rimanere confusi. Andiamo verso una nuova nascita, sicuri che dopo il travaglio del parto, saremo di fronte ad una realtà totalmente nuova. Gli astri del firmamento, cioè i dominatori di questo mondo, cadranno e con esse le loro proposte che portano fuori strada. Questo avvenimento divino non è databile, l’unico indizio è rappresentato dal tempo necessario per proclamare il Vangelo a tutti i popoli. Ma i cristiani hanno la possibilità di scoprire l’avverarsi di tutto ciò se agiscono come gli agricoltori che osservando il verde dei rami di fico, sanno che la buona stagione è vicina. Attenzione allora ai segni evidenti, che non mancano mai, della nascita di questo nuovo mondo. Nell’attesa, viviamo con intensità e serenità il presente, lasciandoci guidare non dai maghi o dai fanatici religiosi, ma dalla parola di Dio. Il compimento della storia non sarà una catastrofe cosmica, ma segnerà il ritorno del Signore che “farà nuove tutte le cose.”