PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.
XVI Domenica del T. O. (Lc 10,38-42)
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
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La sorgente della vita cristiana
Due donne sono le protagoniste del Vangelo di questa domenica: Marta e Maria rappresentano due modi di vivere il proprio rapporto personale con Gesù. Non siamo davanti ad un confronto tra vita contemplativa e vita attiva ma ci viene suggerito il modo di unire saggiamente l’una e l’altra. Non bisogna lasciarsi travolgere da un attivismo che ignora o accorcia lo spazio da dedicare alla preghiera, un’attività eccessiva e frettolosa impedisce alla lunga di ascoltare la voce di Dio che parla nel silenzio. La vita è un “essere in cammino” che comporta la necessità di pause, di momenti di respiro, nei quali ciascuno di noi deve controllare la direzione per continuare a percorrere la propria strada con più sicurezza e rapidità. Il Vangelo ci spinge a fare uno sforzo, affinché su tutte le necessità prevalga quella dell’ascolto di Gesù. Siamo in cammino verso Dio, rivolgiamo sempre il nostro sguardo a Lui, perché è qui la sorgente dell’efficacia delle nostre azioni e delle nostre scelte quotidiane.
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.