PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
XXIV domenica del T.O. Forma breve (Lc 15, 1-1):
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
Avvolti dalla misericordia di Dio
“ Dio non si stanca mai di perdonare, piuttosto è l’uomo che si stanca di chiedere perdono”: queste parole di Papa Francesco sintetizzano mirabilmente l’insegnamento contenuto nel vangelo di questa domenica. Chi crede di essere giusto non ritiene di aver bisogno della grazia di Dio, se invece c’è la coscienza dei propri limiti, della propria debolezza, la coscienza di essere peccatori, si diventa uomini che cercano Dio, uomini disposti a ricevere la grazia della conversione. Il brano di odierno di Luca ci consegna la certezza che quando l’uomo si smarrisce, Dio continua a cercarlo, perciò non deve mai considerarsi abbandonato perché rappresenta per Lui una ricchezza. La misericordia di Dio, per noi mistero incomprensibile, copre il peccatore che si converte, dimentica tutto il passato senza tener conto dei peccati commessi e lo tratta meglio di prima. Continuiamo il nostro pellegrinaggio terreno confidando sempre in questo cuore di Dio palpitante di amore inesauribile per ogni uomo.