Prof. Antonio Luisi, Docente di religione cattolica al Liceo classico “Virgilio” e Diacono presso la Parrocchia “S. Maria delle Grazie” di Mercato S. Severino
XV Domenica del T.O. ( Mc 6,7-13)
Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.
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Il commento del Prof. Antonio Luisi:
Una buona notizia offerta e mai imposta
Al centro della pagina evangelica di questa domenica, c’è il tema della missione, diretta conseguenza della chiamata di Gesù e dell’esperienza che i discepoli fanno della comunione con Lui. L’annuncio del Regno di Dio non avviene casualmente, ma è affidato ad una comunità particolare: la Chiesa. Ogni cristiano è chiamato ad annunciare non un’opinione personale, ma una grande notizia che è capace di trasformare il mondo e la storia, notizia da diffondere senza trionfalismi, ma nella semplicità e nella debolezza. Mani libere e spalle larghe, pronte a sopportare perfino il rifiuto e gli insulti. Il Regno di Dio non si annuncia con belle parole, ma con l’amore che si manifesta nella vita di tutti i giorni. Il tutto in un clima di assoluta libertà perché la buona notizia può essere solo offerta e mai imposta: la povertà di chi l’annuncia è essenziale, ma molto più essenziale è la povertà della stessa missione.
Prof. Antonio Luisi, Docente di religione cattolica al Liceo classico “Virgilio” e Diacono presso la Parrocchia “S. Maria delle Grazie” di Mercato S. Severino