IL VANGELO DI DOMENICA 14/7/2013: LA RELIGIONE DELL'AMORE. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
 
 
 

XV Domenica del T. O. ( Lc 10,25-37)

In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:

La religione dell’amore

Il Vangelo di questa domenica ci presenta la famosa parabola del buon samaritano. Odiatissimo dai giudei per motivi razziali e religiosi, è  il solo  a fermarsi per soccorrere l’uomo assalito dai  banditi. In precedenza, il sacerdote e il levita al servizio di Dio avevano proseguito il cammino senza rimorsi. Ad una religione dei doveri basata sull’osservanza formale dei  precetti, Gesù contrappone la legge dell’amore, la sola che ci permette di uscire da noi stessi per farci diventare prossimi  degli altri. L’amore che Gesù ci insegna è gratuito, disinteressato, totale e pieno di attenzione verso gli altri. Chiediamo al Signore il dono di un cuore simile a quello del buon samaritano, un cuore attento e generoso verso le sofferenze dei fratelli.

Antonio De Pascale

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