PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO (nella foto).
XIX Domenica del Tempo Ordinario (Dal Vangelo secondo Giovanni: 6,41-51)
Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?». Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
___________________________________________________
IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI (nella foto sopra):
L’Eucarestia, anticipo della vita futura
In queste ultime domeniche , l’evangelista Giovanni ci ha condotto per mano a scoprire progressivamente la grandezza ineffabile del dono dell’Eucarestia. Spesso, siamo restii a comprendere e ad accettare le realtà spirituali: dubbi , sfiducia e crisi di fede, ci impediscono un impegno arduo ed esigente . Capire e vivere l’Eucarestia è possibile solo mediante la fede che Dio ci concede rispettando la nostra libertà. Egli, infatti, non attira l’uomo con la forza, ma attraverso il contatto con la Sacra Scrittura, vera scintilla, simile a quella che fa nascere l’amore tra due persone. Dalle parole di Gesù è evidente che ormai il dono della vita non è soltanto legato a credere nella sua persona, ma nel mangiare il pane disceso dal cielo: solo Lui e non la manna di Mosè, ha la virtù di comunicare la vita eterna. Il sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo diviene, così, espressione esaltante della grazia e dell’amore di Dio che viene effuso nei nostri cuori e, nel contempo, anticipazione della perfetta intimità con Dio, che vivremo dopo questa vita terrena.