Il Vangelo di domenica 10/1/2021. Il Commento del Prof. Antonio Luisi

 Battesimo di Gesù ( Marco 1,7-11)

Prof. Antonio Luisi, Docente di religione Cattolica al Liceo classico “Virgilio” e Diacono presso la Parrocchia “S. Maria delle Grazie” di Mercato S. Severino

In quel tempo Giovanni predicava: “Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.  Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”. In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.  E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.  E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».

Dal Giordano nasce una nuova storia

Celebriamo questa domenica la festa del battesimo di Gesù nel fiume Giordano e, al centro del racconto del Vangelo di Marco, troviamo una solenne proclamazione: “ Tu sei il figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”. Questa espressione non solo rivela l’intimità profonda che c’è tra Cristo e il Padre, ma costituisce anche una sorta di investitura del Nazareno, davanti a tutti gli uomini, come Messia e Figlio di Dio. Il battesimo diventa  così la prima grande rivelazione dell’identità di quest’uomo dall’apparenza comune e modesta.  Questo evento, che si consuma sulle rive del Giordano, dà  inizio alla storia di un mondo nuovo, infatti lo Spirito Santo, qui simboleggiato dalla colomba, che intervenne per riordinare il caos primitivo, ora opera una nuova creazione; con Gesù comincia a prendere forma il vero incontro tra l’umanità peccatrice e Dio. Il battesimo di Gesù ci aiuta a riscoprire oggi la bellezza  del nostro battesimo. Noi siamo figli nel Figlio: questa è la nostra realtà. Accogliere il nostro battesimo, significa morire a noi stessi per rinascere nuovi in Gesù Cristo; questa nuova vita ci viene donata attraverso lo Spirito. Non dobbiamo avere paura perché Cristo è in noi, nel nostro cuore, e ci invita a prolungare la sua opera di misericordia e di salvezza. Essere cristiani significa essere testimoni dell’amore, testimoni gioiosi. E’ questa la nostra vocazione, questo il nostro battesimo: essere uomini nuovi, uomini gioiosi, portatori di vita nuova, vita eterna.

Prof. Antonio Luisi

Antonio Luisi

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