IL VANGELO DEL 6/1/2014: EPIFANIA DEL SIGNORE. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
 
 

EPIFANIA DEL SIGNORE (Mt 2,1-12 )

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:

Una salvezza senza frontiere.

Il Vangelo di oggi ci racconta l’epilogo del lungo viaggio dei magi. Per l’evangelista Matteo, il tema del viaggio costituisce una metafora della nostra vita, intesa come un itinerario spirituale che culmina con l’incontro definitivo con Cristo. Ogni uomo, infatti, è un viandante alla ricerca della felicità, di qualcuno o di qualcosa di meravigliosamente bello. Tutti abbiamo fame e sete di speranza, la speranza di una definitiva liberazione dal male, la speranza di un mondo migliore, fondato sull’amore fraterno; tutto ciò, ha un solo nome, Gesù Cristo. Il nostro è un viaggio pieno di sorprese e di imprevisti, una vita cristiana autentica ci spinge a liberarci dai pesi che ci immobilizzano e dai vari attaccamenti, per lasciarci guidare da una stella luminosa: la fede. Una guida da condividere con tutti, senza frontiere, perché il dono della salvezza è offerto a tutti gli uomini. Che il Signoreci liberi dall’orizzonte ristretto del nostro egoismo, perché, illuminati dalla sua Parola, possiamo andare incontro agli altri e con loro raggiungere il Paradiso che ci attende.

Antonio De Pascale

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