IL VANGELO DEL 29/11/2015: I DOMENICA DI AVVENTO. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
 
 
 
I domenica di Avvento ( Lc 21,25-28.34-36)
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,  mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.  Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».  State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;  come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.  Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
In cammino verso l’apoteosi dell’amore e della vita.
Il nuovo anno liturgico si apre con uno sguardo dell’evangelista Luca sul futuro dell’umanità, contrassegnato dal ritorno glorioso del Cristo Risorto. L’Avvento è il tempo dell’attesa del Signore  che viene nella storia e nella nostra vita  e ci esorta a preparare il nostro cuore all’incontro con Lui. Il linguaggio usato da Gesù non deve farci piombare nel terrore ma deve infonderci coraggio, suscitare la speranza, farci capire il senso di ciò che accade intorno a noi. Niente è definitivo e incrollabile in questo mondo, non c’è forza che possa resistere allo Spirito di Dio che dà vita ad un mondo nuovo. Due sono gli atteggiamenti per farsi trovare pronti: vigilanza e preghiera. E’ necessario allora risollevarsi e guardare in alto per non cedere a baldorie e ubriachezze che ci impediscono di  vedere la realtà delle cose, rendendo  l’improvvisa venuta del Signore una tragedia. Sappiamo che la nostra vita si concluderà, ma solo Cristo Risorto ci può rassicurare circa l’esito finale del nostro pellegrinaggio terreno. Viviamo allora con speranza e fiducia i nostri giorni, operando rettamente e con giustizia perché solo in questo modo il nostro incontro con Lui  sarà l’apoteosi della vita e dell’ amore .
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.

Antonio De Pascale

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