PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
Domenica delle Palme ( Mt 26,14 – 27,66) Estratto
Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!». Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo (…) Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
La Passione di Gesù : un dono senza limiti.
E’ la domenica che ci introduce nella settimana santa, chiamata così perché in essa facciamo memoria del mistero della morte e della resurrezione di Gesù. E’ la domenica della Passione di Cristo, culmine di tutta la sua esistenza donata ai fratelli . Le ultime ore di Gesù sono un crescendo di umiliazione e sofferenza che non costituiscono, però, l’epilogo di una tragedia. Siamo, invece, davanti alla storia gloriosa del Figlio di Dio che, pur devastato dal dolore, resta sempre Colui che ora, assiso alla destra del Padre, intercede per noi perché possiamo godere la stessa vita di Dio. Di fronte al grande mistero dell’amore di Dio rivelatosi in Cristo, l’uomo è chiamato a prendere una decisione: o lo si accoglie, o lo si rifiuta. Anche noi, perciò, in questa settimana proviamo aripercorrere il cammino tracciato da Gesù, perché siamo chiamati a viverenell’ubbidienza a Dio e a morire a noi stessi per rinascere nuovi con Cristo Gesù.
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.