Covid-19, Rita Marra è guarita: “Qualcuno in Paradiso mi protegge”

Lunedì 4 maggio 2020

Antonio De Pascale

MERCATO S. SEVERINO. Dopo cinque decessi in città causati dal Coronavirus, arriva, finalmente, una buona notizia. Rita Marra, ex parrucchiera, affetta da Covid-19, è guarita ed è stata dimessa dall’ospedale. Ora è a casa, in via Tommaso Sanseverino: dovrà rispettare una quarantena di quattordici giorni, trascorsi i quali sarà sottoposta di nuovo al tampone naso-faringeo.

“E’ stata una brutta esperienza – racconta Rita Marra, 71 anni, nubile -. Ho avuto molta paura, soprattutto nei primi giorni della malattia. Ringrazio Dio per come è andata”. La sua vicenda ha inizio lo scorso 6 marzo, “quando – ricorda Rita – ho iniziato ad avere la febbre. Assumevo antibiotici ma, nonostante ciò, la situazione peggiorava. Poi, mi sono rivolta all’ospedale Gaetano Fucito di Curteri e qui mi hanno fatto il tampone, che ha dato la mia positività al Coronavirus. In breve mi è comparsa una broncopolmonite e sono stata trasferita prima all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, poi al Da Procida di Salerno, divenuto polo Covid. Qui sono stata curata con antibiotici, cortisone e con il metodo Ascierto. Intanto, i tamponi continuavano a dare esito positivo, fino agli ultimi due eseguiti pochi giorni fa, che sono stati negativi. Ringrazio i medici e, soprattutto, gli infermieri dei due nosocomi per la loro professionalità e umanità mostrate nei miei confronti”.

Rita racconta la sua degenza in ospedale e i sintomi di cui ha sofferto: “avevo l’affanno – ricorda –, tanto che sono stata con l’ossigeno quasi sempre. Ho avuto quasi sempre la febbre, non percepivo più i gusti del cibo, quando mangiavo provavo sempre un forte sapore del sale, provavo disgusto verso il caffè. Solo ieri, a casa, ne ho bevuto uno dopo oltre 40 giorni e ho provato, finalmente, il bel gusto del caffè. Nella stanza dell’ospedale, da cui non potevo uscire, eravamo in due o tre pazienti Covid. Trascorrevamo il tempo facendo i cruciverba, guardando la tv, recitando il Rosario. E’ stata un’esperienza davvero dura”.

Rita ha vinto la battaglia contro il terribile virus, ma, negli anni precedenti, ne ha vinte altre ugualmente difficili: “nel 1984 – racconta – sono stata operata a un seno, otto anni fa mi hanno asportato un carcinoma dall’utero, in gita a Lourdes caddi e mi ruppi un braccio e fui operata lì, cinque anni fa sono stata operata all’arteria femorale. Insomma, ne ho passate davvero tante. Mi viene da dire che ho sette spiriti, come i gatti. A parte la battuta, credo di essere stata aiutata dalla fede cattolica, sono molto religiosa e devota di Sant’Antonio da Padova. Frequento la chiesa assiduamente: forse, qualcuno in Paradiso mi protegge”.

Antonio De Pascale

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