Sabato 23 maggio 2020
Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO. Addio all’Assessore-gentiluomo. Mercato S. Severino piange la dipartita di Francesco Ansalone, per tutti Ciccio, 85 anni, ex Assessore ed ex Consigliere comunale in quota Democrazia Cristiana.
L’ex Amministratore comunale è spirato stanotte, in seguito a una malattia.
Fu Assessore comunale negli anni ’80 nella Giunta guidata dall’ex Sindaco Antonio Figliamondi. Un galantuomo d’altri tempi, sempre sorridente e pronto ad ascoltare i Cittadini. Per parlargli, per esporgli un problema, non era necessario recarsi in Comune, ma lo si incontrava spesso in città, lungo le strade.
Fu operaio presso la Fiat e, per conto della società automobilistica torinese, lavorò anche in alcuni Paesi esteri, tra cui l’ex Urss e in Africa.
Lascia la moglie, Rosanna Santoro, i figli Romina e Augusto, il genero Gianpiero, la nuora Stefania, il fratello Antonio (ex dipendente comunale), le sorelle Rosa e Gerardina. I funerali avranno luogo domani, domenica 24 maggio, alle ore 15,45, presso la Chiesa S.Antonio con la presenza, al massimo, di 70 persone, in rispetto delle norme anti- Covid. Ciccio era lo zio paterno del Dott. Carmine Ansalone, già Consigliere comunale e provinciale e candidato alla Camera alle ultime elezioni politiche.
La dipartita di Ciccio Ansalone ha addolorato tantissime persone in città, in quanto era benvoluto e stimato da tutti. Particolarmente addolorati, gli ex colleghi amministratori e politici della Democrazia Cristiana, con cui condivise l’impegno politico.
L’ex sindaco Figliamondi e l’ex assessore Lucio Nastri, lo ricordano con una manifesto, che recita: “Carissimo Ciccio, in perfetta linea con la tua esistenza, ci hai lasciato con discrezione e dignità. La sofferenza ha rafforzato la tua idea della vita, scandita dal lavoro e dalla tolleranza, secondo i ritmi della natura. Il sorriso e la solidarietà sono stati gli aspetti luminosi e visibili dei tuoi rapporti con gli altri, elevandoli a modello umano e sociale. Hai coltivato il valore della famiglia con sagace bonomia, operando con quella intelligenza pratica che hai manifestato anche nell’espletamento di incarichi pubblici. Lasci un’eredità di affetti e una fonte di valori civili, a cui berremo acqua salvifica purissima”.