Salute e benessere: l'ansia.

La Dott.ssa Simona Novi

Ne parla la Dott.ssa Simona Novi, Psicologa e Psicoterapeuta.
 
 
 

Dott.ssa Simona Novi

Psicologa – Psicoterapeuta

Come riconoscere e gestire l’ansia. 
 
L’ansia è una gabbia in cui ci rinchiudiamo,
è un antifurto sempre acceso,
è un messaggio che il nostro corpo ci lancia,
è la risultante di un groviglio di emozioni che non riusciamo a verbalizzare.
L’ansia che proviamo ha sempre una valenza  negativa?
Esiste  un’ansia fisiologica che è positiva perché è quella che ci consente di non arrivare in ritardo a lavoro, di trovare una maggiore concentrazione o spinta nel fare le cose, di rispettare i nostri obblighi, di superare brillantemente un esame; esiste poi un’ansia patologica che mina il nostro funzionamento globale, non ci consente di vivere la nostra vita quotidiana con tranquillità e ci fa sentire costantemente in uno stato di allarme che diventa estremamente penoso per chi lo sperimenta.
E’ il caso di chi adotta condotte di evitamento, ossia evita di andare al supermercato, in discoteca, in palestra, di prendere un treno, di assistere ad un concerto,  di fare un viaggio, perché in questi luoghi o compiendo queste determinate azioni, ha sperimentato, per la prima volta, un attacco di panico. E’ in casi come questi che la nostra componente ansiosa, incidendo negativamente sulla qualità della nostra vita ci impone di fermarci a riflettere e ad approfondire la natura e la funzione della nostra ansia.
Ad un primo superficiale livello di analisi, possiamo individuare nell’ansia uno stato di attivazione, che può manifestarsi in due modi: a livello psichico con:  un generale senso di tensione, di irritabilità, di stancabilità, di incapacità a concentrarsi, difficoltà di memoria  e/o a livello  somatico con: tachicardia, nausea, vomito, senso di soffocamento.
Ma cosa accade a livello cognitivo ed emotivo, quando l’ansia incombe su di noi?
A livello cognitivo l’ansia rappresenta  la penosa attesa,  che un  certo evento, considerato drammatico dal soggetto, si verifichi, non di rado si ha paura della propria ansia.
A livello emozionale, l’ansia rappresenta  l’espressione esterna di una paura non elaborata o più specificatamente è l’espressione di  un conflitto interiore che il soggetto vive intorno  a due emozioni  fortemente in contrasto  tra loro, ossia la paura e il coraggio. Il mondo esterno, verrà da un lato vissuto come fonte di pericolo e talvolta anche la stessa espressione delle emozioni lo sarà. Questa percezione renderà la persona ansiosa,  particolarmente vulnerabile e conseguentemente alla ricerca di rassicurazioni e protezione, da parte degli altri significativi. Ma dall’altro lato, il soggetto ansioso vivrà, costantemente nel desiderio, di essere libero e indipendente ovvero autonomo, per cui vivrà il suo senso di dipendenza come avvilente e fortemente lesivo dell’immagine di sé stesso.
Molto importante sarà considerare la fase del ciclo di vita che la persona che sperimenta ansia, si appresta  ad attraversare. Infatti, non di rado, l’ansia si manifesta in momenti topici, in fasi di passaggio della vita di ognuno di noi, dove si va incontro a qualcosa di inedito che non si sa bene come approcciare (passaggio dalle scuole superiori all’università, dal momento in cui si è figli a quello in cui si diventa genitori, oppure nel momento dello svincolo, ovvero del progressivo distanziamento dai genitori, o ancora in occasione dell’ingresso nel mondo del lavoro).
Molto importante sarà l’interpretazione che il soggetto attribuisce alla sua ansia. Molto spesso il vissuto ansioso è particolarmente fastidioso, perché connesso ad una sperimentazione di impotenza, di bassa autostima a sua volta connessa ad una  facile influenzabilità da parte del giudizio altrui.
L’ansia  rappresenta  la spinta a concentrarci su di noi, a fermarci un attimo e a chiederci dove stiamo andando e se il posto in cui stiamo andando è quello in cui vorremmo essere. Dunque, bisogna essere “educati” (dal latino tirare fuori ) alla conoscenza e all’utilizzo delle proprie potenzialità, delle risorse intrinseche,  di cui ognuno di noi dispone.
Quando ci rendiamo conto che la nostra ansia è limitante più che esortativa, non possiamo procrastinare o evitare. Bisogna invece, sottoporsi ad un’accurata indagine psicodiagnostica mirata ad individuare le caratteristiche predominanti della propria personalità, le componenti di autostima, di autoefficacia, le componenti assertive delle nostre doti comunicazionali.
In tal modo, lo specialista esperto, potrà indirizzare il soggetto che sperimenta ansia all’utilizzo di strategie di coping (emotive- cognitive – comportamentali) che gli consentiranno di non farsi trovare impreparato quando l’ansia busserà nuovamente, prepotentemente, senza preavviso,  alla sua porta.
Un eventuale percorso di psicoterapia consentirà di apprendere delle strategie pratiche di gestione dell’ansia che non va  alimentata,  sfidata, ma va  ascoltata.
Dunque evita di evitare e usa la tua ansia!

Dott.ssa Simona Novi

Psicologa – Psicoterapeuta

Per contattare la Dott.ssa Simona Novi, inviare una mail a:    Simo.novi@libero.it

Antonio De Pascale

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