FERVENTE CATTOLICO. IL SINDACO ROMANO: “PERDIAMO IL VATE DELLA CITTA’, UN INTELLETTUALE DI LIVELLO INTERNAZIONALE”. IL RICORDO DEL PROF.MASSIMO DEL REGNO.
Martedì 3 aprile 2012
ANTONIO DE PASCALE
MERCATO S.SEVERINO.Stamattina è morto il poeta Carmine Manzi. Aveva 92 anni. Fu insegnante, giornalista, sindaco di Mercato S.Severino negli anni ’50, difensore civico del Comune fino a pochi anni fa. Partecipò alla II guerra mondiale, come ufficiale dell’esercito italiano. Fu il fondatore dell’ “Accademia di Paestum” e della rivista letteraria “Fiorisce un Cenacolo”. Fervente Cattolico, era papà di Andrea, Giornalista Professionista per anni responsabile della redazione di Salerno del Quotidiano “Il Mattino” e poi fondatore del Quotidiano “La Città”. Una figlia del poeta, Anna, è Funzionario presso il Comune di Mercato S.Severino, Giornalista e Collaboratrice del nostro Quotidiano. Con Carmine Manzi se ne va un pezzo della nostra storia. Lo ricordano il sindaco Giovanni Romano ed il prof. Massimo Del Regno. “Se ne va il Vate della nostra città – dice Romano -, un intellettuale di livello nazionale. Gli intitoleremo una strada e il premio dell’“Accademia di Paestum” continuerà a vivere. Un modello per i nostri giovani, fatto di studio, onestà e passione”. “A distanza di appena sei mesi dalla morte del caro amico Gino Noia – dice il prof.Del Regno -, viene a mancare un’altra personalità della nostra città, Carmine Manzi, che con l’ “Accademia di Paestum” e la rivista “Fiorisce un Cenacolo”, ha portato in Italia e all’estero il nome di S.Severino. E’ difficile ricordare, in poche righe, una persona che, pur appartenendo a una generazione diversa dalla mia, mi ha onorato della sua amicizia nei tanti anni in cui ho frequentato la sua casa per avere consigli sui miei studi o per coinvolgerlo in progetti editoriali in ricordo di altri esponenti della cultura cittadina”. “E voglio qui ricordare – prosegue Del Regno – le sue belle testimonianze su padre Gabriele Cuomo, don Ottavio Caputo, don Salvatore Guadagno, Emilio Pesce ed Emilio Coppola, e su uno studioso di respiro internazionale, suo amico d’infanzia, quale il “nostro” Antimo Negri, docente di filosofia in prestigiose università italiane. L’ultimo scritto che mi consegnò poco prima di Natale, è la sua testimonianza, bella e toccante, proprio su Noia, per un libro sullo studioso scomparso. Dalla sua prosa, si evidenziava l’amore e la passione di un “giovane 92enne” per una S.Severino che non esisteva più, parlando degli allestimenti presepiali nella nostra bella chiesa di “S.Antonio”. La mia pagella di licenza elementare del 1969, con la sua firma, quale componente della commissione esaminatrice, mi ricorderà la sua prima e più grande vocazione, quella del Maestro”.