CULTURA. Il Counseling aziendale.

Il Prof.Esposito

Ne parla il Prof.Emilio Esposito.
 
 
Domenica 4 ottobre 2015
PROF.EMILIO ESPOSITO
Abstract professionale :
Albo dei Formatori  Professionista n. 203  A.I.F ( Associazione Italiana Formatori)
Formatore accreditato FOR.Med ( Area delle Professioni Sociali)
Counselor Sistemico Relazionale Familiare  ISPPREF iscritto al  (C.N.C.P.)    
Societò Italiana di Psicologia della Religione ( Socio)      
A cura del Prof. Emilio Esposito Teologo- Docente di Religione liceo scientifico/ e  sezione Carceraria/ Formatore Area delle Professioni Sociali/ Formed – VdS C.R.I. / Consulente per il Terzo Settore (Welfare) /Componente Centro Studi e Osservatorio Permanente sul Disagio Giovanile Comune di Mercato S. Severino. Servitore Insegnante Scuola Alcologica Territoriale  – AICAT/ARCAT/APCAT/ Volontario Ambulatorio Dipendenze ASL Sa distretto 67-/ Responsabile Sportello Sociale C.R.I. (Delegato ASA ( Attività Sociali e Inclusione Sociale). Esperto in Biodiscipline e Bioenergetica e Logoterapia / Docente Invitato UTE/ Università per la Terza Età.
 
 

IL COUNSELING AZIENDALE

 
Fonte/ Bibliografia : REDDY M., The manager’s guide to counselling at work, 1987 (trad. it. Il counseling aziendale, Sovera Multimedia, Roma, 1994)
 
Nelle aziende americane, dove i servizi di Counseling sono integrati nella cultura, i manager entrano frequentemente in programmi di Counseling e sono loro trasmesse anche le tecniche affinché queste diventino uno strumento di lavoro nella gestione delle risorse umane a loro affidate. Il career Counseling, rivolto ai dirigenti nelle aziende USA è, in genere, svolto da un esperto esterno; in seguito, le tecniche di Counseling utilizzate diventano spunti di arricchimento professionale che serviranno a integrare le competenze generali dei manager, migliorando la loro capacità, sia di ascolto, sia di motivazione dei propri collaboratori.
Questo è quanto accade oltre oceano, dove il Counseling è nato più di sessant’anni fa. La storia italiana è molto più giovane, gli inizi della diffusione del Counseling nel nostro Paese, risalgono ai principi degli anni ’90.
In circa vent’anni, è accaduto molto anche nel nostro Paese, anche a causa delle diverse forme di difficoltà generate dalla crisi economica in questi ultimi due decenni. Oltretutto, non vanno sottovalutati anche l’ipercompetizione delle aziende, la globalizzazione dei mercati e la spinta propulsiva al cambiamento, che rendono più difficile l’adattamento dell’individuo al tempo produttivo e alle esigenze dell’organizzazione: il lavoratore si ammala più frequentemente di stress e/o superlavoro, diminuendo i risultati professionali in termini di efficienza ed efficacia, anche esistenziali. Questo è un dato certo, rilevato da ricerche effettuate dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
All’incirca dal 2000, il Counseling si è affacciato timidamente alla realtà delle aziende italiane, con interventi mirati alla persona, partendo dall’analisi dei bisogni e del clima nelle organizzazioni.
E’ importante chiarire che il Counseling aziendale non si propone di risolvere problemi o difficoltà organizzative, piuttosto di aiutare le persone a potenziare le proprie capacità e a migliorare le relazioni intra e interpersonali tra gli individui al lavoro, e, in maniera collegata, anche nella propria vita personale. E’ una relazione di aiuto che s’instaura tra il Counselor e il professionista per far emergere le risorse individuali e acquisire consapevolezze, personali e professionali, e per aiutare a compiere cambiamenti e scelte.
Il Counselor aiuta l’analisi del contesto, delle emozioni, degli effetti di ricaduta che le attività proposte dal professionista possono innescare all’interno dell’organizzazione in cui lavora. Lo aiuta, inoltre, a esplorare le possibili alternative delle decisioni da intraprendere e/o a capire e comprendere le possibili implicazioni dal punto di vista delle relazioni e posizione professionale, all’interno dell’azienda e del mondo del lavoro.
Attraverso l’utilizzo degli approcci peculiari del Counseling, il dirigente può imparare a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, componente che, nella cultura occidentale, tende a essere inespresse sul luogo di lavoro. Spesso, proprio questo evitamento emozionale, è alla base di disagi e malesseri riversati quotidianamente nelle relazioni professionali che s’instaurano tra colleghi, superiori, clienti, fornitori. L’obiettivo non è l’espressione emotiva indifferenziata e acritica, ovviamente.
Il Counseling, in questo campo, si pone scopi allineati con i principi dell’Intelligenza Emotiva (P.Salovey, J.Mayer, D.Goleman): consentire lo sviluppo di maggiore conoscenza e consapevolezza della gamma delle emozioni e delle loro sfaccettature, educare alla gestione costruttiva delle emozioni, sia nella relazione interiore, sia in quella con gli altri.
Oltre a ciò, il lavoro di Counseling comprende l’esplorazione delle convinzioni e delle motivazioni; averne maggiore consapevolezza, consente di ricercare attivamente una compatibilità con i contenuti e i comportamenti richiesti dal lavoro e dal contesto organizzativo aziendale.
In un percorso di Counseling aziendale, il processo ha lo scopo generale di far sì che il professionista trovi risorse interiori, a vari livelli, e che attinga a queste origini una maggiore chiarezza e soddisfazione personale, che porteranno effetti a cascata sulle azioni professionali.
Alcune situazioni nelle quali un percorso di Counseling aziendale può essere molto significativo, sono:
stress e burn out;
scelte di carriera sbagliate o difficili;
insofferenza nei confronti delle richieste aziendali;
conflitti ambientali;
difficoltà a delegare;
difficoltà nelle relazioni.
Il Counseling aziendale richiede competenze specifiche, oltre a quelle della formazione base in Counseling. Il Counselor deve avere anche dimestichezza sia con alcune dinamiche aziendali, sia con un certo lessico. Soprattutto, è importante che il professionista di Counseling abbia interiorizzato con chiarezza le competenze funzionali a questo particolare contesto, oltre ad aver sviluppato una precisa attenzione al delicato equilibrio di una situazione nella quale giocano aspetti e attese diverse.
Alcuni esempi significativi di realtà di Counseling aziendale italiano, tra le attuali innumerevoli iniziative esistenti.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per la pubblica amministrazione e innovazione, Dipartimento della Funzione Pubblica, ha intrapreso, dal 2004, una serie d’iniziative finalizzate alla realizzazione di maggiore benessere sul luogo di lavoro nelle amministrazioni pubbliche. Tra queste, vanno segnalati i Circoli d’ascolto organizzativo. La formula utilizzata è quella dei “circoli d’ascolto di Counseling”, vi è, quindi, una precisa attenzione al valore della buona qualità d’ascolto. Il tutto, inserito in un contesto aziendale, con l’obiettivo di sensibilizzare l’utenza verso la qualità della relazione professionale, in modo che questa diventi uno strumento di crescita e una risorsa strategica di fondamentale importanza. L’idea principale è che, per gestire la complessità delle relazioni personali e professionali all’interno dei sistemi organizzativi, l’ascolto rappresenta una variabile decisiva; deve, tuttavia, essere portata alla luce, integrata a una serie di competenze specifiche e messa in atto all’interno di progetti efficaci.
La metodologia dei Circoli di ascolto organizzativo, è sperimentata in molte decine di amministrazioni pubbliche e di aziende in tutta Italia.
Poste Italiane ha indetto, a settembre 2010, un concorso per l’assunzione di quarantacinque Counselor sul territorio nazionale.
Dal 2009, il Comune di Palermo offre, ai propri dipendenti, un servizio gratuito di Counseling individuale. L’iniziativa è rivolta a tutto il personale, con l’obiettivo di fornire al lavoratore un supporto per affrontare le proprie difficoltà emotive e relazionali all’interno del contesto aziendale. Inoltre, la sua funzione è quella di aiutare la persona a far emergere le competenze e le risorse individuali necessarie ad affrontare, in modo funzionale, gli eventi problematici della vita e del lavoro, sostenendo lo sviluppo delle sue potenzialità e promuovendone gli atteggiamenti costruttivi e propositivi.
Fonte/ Bibliografia : REDDY M., The manager’s guide to counselling at work, 1987 (trad. it. Il counseling aziendale, Sovera Multimedia, Roma, 1994)
 
PROF.EMILIO ESPOSITO

Antonio De Pascale

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