VALLE DELL'IRNO. MALTEMPO, A MONTORO IL SINDACO BIANCHINO CHIEDE LO STATO DI CALAMITA'. A S.SEVERINO I DANNI AMMONTANO A 100MILA EURO CIRCA.

Carmela Diana, Presidente del Consiglio di Montoro: “per prevenire altre esondazioni del Solofrana, sarebbe opportuno allargare il letto del fiume di 5 metri, rinforzare gli argini, dragare il fondale, evitando opere idrauliche mastodontiche”. Regge la vasca di laminazione di Acigliano di Mercato S.Severino. I dettagli.
 
Mercoledì 3 settembre 2014
MERCATO S.SEVERINO/MONTORO.”Riteniamo, in base ad una prima stima, che i danni causati dalla pioggia eccezionale dell’altro ieri e dallo straripamento del torrente Solofrana, ammontino ad almeno 1 milione di euro: abbiamo chiesto alla Regione Campania il riconoscimento dello stato di calamità”: lo annuncia Mario Bianchino, sindaco del Comune di Montoro (nella foto sopra). Proprio il montorese, insieme a Solofra e al Serinese, nella Bassa Irpinia, è stata la zona più colpita e danneggiata dalla “bomba d’acqua” di due giorni fa. Le frazioni Piazza di Pandola, Misciano, S.Bartolomeo, sono quelle che hanno subito più disagi, con acqua e melma che si sono riversate nelle vie, nei garage e nei locali posti al livello della strada.
“L’aspetto più importante – prosegue Bianchino – è che, per fortuna, non ci siano stati morti, nè feriti. Sento il dovere di ringraziare l’ufficio tecnico, la polizia municipale, i carabinieri, la polizia di Stato, la protezione civile, il Genio Civile, i Vigili del Fuoco, l’Anas, l’Arpac e tanti cittadini che si sono subito impegnati per rimuovere acqua e fango dalle strade. I danni sono consistenti anche nel settore dell’agricoltura”.
“Probabilmente, per prevenire altre esondazioni del torrente Solofrana – spiega Carmela Diana, presidente del consiglio comunale di Montoro (nella foto sopra) – basterebbe allargare il letto del fiume di cinque metri, rinforzare gli argini, dragare il fondale. Basterebbe realizzare questo progetto più modesto, evitando opere idrauliche mastodontiche nel nostro territorio, di cui si discute da mesi. Del resto, ad Acigliano, frazione del Comune di Mercato S.Severino, posta a confine con Montoro, è stata già realizzata una mega vasca di laminazione che è in funzione”.
Nella Valle dell’Irno, è il Comune di Mercato S.Severino ad aver subito i danni più gravi dalla pioggia eccezionale di due giorni fa.
“Riteniamo – afferma Giovanni Molinaro, coordinatore della protezione civile “Epi” – che i danni nel nostro Comune ammontino a centomila euro circa, tra il settore pubblico e i beni di proprietà privata, come garage e abitazioni situate al livello della strada. La zona più colpita resta la strada provinciale 309, ovvero via Eliseo, sulla quale ieri abbiamo continuato a lavorare per rimuovere il fango lì accumulatosi, insieme a mezzi meccanici di ditte private incariche del compito”.
Intanto, è stata riaperta al traffico veicolare via Faraldo, nei pressi del ponte ferroviario, chiusa l’altro ieri in seguito al nubifragio e al sollevamento di tratti d’asfalto saltati sotto la pressione dell’acqua. Funzionano le vasche di laminazione di Acigliano, che hanno il compito, grazie ad una progettazione di alta ingegneria, di smorzare la forza dell’acqua e di incanalarla nel torrente. Dalla loro realizzazione, non ci sono stati più casi di esondazione nei pressi del piccolo ponte della frazione Pandola.

Antonio De Pascale

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