VALLE DELL'IRNO. Inchiesta sulla povertà: sono 5.441 gli indigenti assistiti dal Banco alimentare.

I pacchi alimentari

Nuovi poveri in aumento nell’ultimo anno. Parrocchie e Associazioni distribuiscono pacchi alimentari ogni 15 giorni. Ecco i dati Comune per Comune e i centri di assistenza. I dettagli.
 
 
 
 
Lunedì 7 marzo 2016
VALLE DELL’IRNO. Sono 5.441 gli indigenti della Valle dell’Irno assistiti dal Banco alimentare regionale, parrocchie e associazioni del territorio. Il dato ufficiale, fornito dallo stesso Banco alimentare diretto da Roberto Tuorto, non è trascurabile se viene rapportato alla popolazione residente nel comprensorio: settantamila persone circa. E la situazione peggiora sempre di più, acuita dalla crisi economica iniziata nel 2007. Nel 2016, rispetto all’anno scorso, si è avuto un incremento di 241 nuovi poveri. I termini per presentare la richiesta di assistenza per l’anno in corso, sono stati chiusi a gennaio scorso. Sono diciotto le strutture nella Valle dell’Irno che prestano assistenza ai disagiati, soprattutto attraverso la fornitura periodica di beni alimentari di prima necessità. Solo una piccola parte degli assistiti è costituita da extracomunitari, la gran parte è formata da cittadini del posto. Ed ecco i dati comune per comune e i centri di assistenza. Mercato S.Severino: parrocchia-caritas “S.Antonio” (711 indigenti assistiti), confraternita “Misericordia-S.Giuseppe” (451), associazione “L’Incontro” (415), istituto “Suore poverelle” (167), parrocchia “S.Bartolomeo” e “S.Martino” (107); Baronissi: associazione “Il Punto” (342), centro di ascolto “S.Francesco” (354), parrocchia “S.Agnese” e “S.Lucia” (332), parrocchia “S.Maria delle Grazie” (249); Fisciano: associazione “Don Alfonso De Caro” (644), parrocchia “S.Andrea” e “S.Lorenzo” (233); Castel S.Giorgio: associazione “Il portico di Salomone” (354), istituto suore “Crocifisse adoratrici” (98), parrocchia “S.Biagio” (345); Pellezzano: parrocchia “S.Nicola” e “S.Matteo” (223); Bracigliano: cooperativa “L’Arca” (168), parrocchia “S.Nazzario” e “S.Celso” (159); Calvanico: parrocchia “Santissimo Salvatore” (89). Il Banco rifornisce di beni alimentari le parrocchie e associazioni laiche. A ciò si aggiungono gli aiuti provenienti da benefattori o aziende e dai Comuni. Da qualche anno, i controlli sulle condizioni dei beneficiari del servizio, sono diventati più accurati per stanare eventuali “furbetti”. “Le famiglie da noi seguite – spiega Roberto Tuorto –  sono adesso censite con maggiore rigore tramite la dichiarazione del loro reddito Isee e dello stato di famiglia”. Mediamente, ogni quindici giorni vengono consegnati i pacchi alimentari (pasta, pelati, olio, formaggio, biscotti).

Antonio De Pascale

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