Ma i dipendenti attendono di percepire altre 13 mensilità. Il Presidente, Rescigno: “diamo risposte alle giuste richieste degli operai. La soluzione definitiva del problema legato agli stipendi arretrati, è uno degli obiettivi principali della mia Amministrazione”. I particolari.
Lunedì 21 settembre 2015
CALVANICO. Boccata d’ossigeno per i novantasette operai idraulico-forestali della comunità montana “Irno-Solofrana”. Nei giorni scorsi, infatti, l’Ente presieduto da Antonio Rescigno ha pagato tre stipendi ai dipendenti, relativi ai mesi di giugno, luglio e agosto del 2014. Inoltre, ha erogato la mensilità di settembre 2014 agli operai che curarono il servizio antincendio lo scorso anno. Si tratta di fondi stanziati dalla Regione Campania. Ma i dipendenti, dunque, restano in attesa di percepire altre ben tredici mensilità.
“Mi rendo conto – afferma il presidente Rescigno – che i lavoratori sono in attesa di percepire altri tredici stipendi ma, intanto, continuiamo a dare risposte concrete a loro e alle relative famiglie. Ho sempre detto, e ribadisco, che il pagamento delle menislità arretrate resta, insieme alla tutela e alla promozione del nostro ecosistema, l’obiettivo programmatico principale della nostra amministrazione”.
A febbraio scorso, l’Ente montano, grazie a una propria anticipazione di cassa, aveva pagato ai dipendenti altri undici stipendi maturati in precedenza.
“La soluzione definitiva al problema dei vecchi stipendi – prosegue Rescigno – resta lo stanziamento dei fondi necessari da parte della Regione Campania. Io e la mia amministrazione comunitaria siamo molto fiduciosi nel nuovo Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che sicuramente darà risposte concrete e definitive al futuro occupazionale dei nostri dipendenti e a quelli di tutte le comunità montane della nostra regione”.
Negli ultimi anni, si è discusso spesso dell’ipotesi di sopprimere gli Enti montani.
“Un’ipotesi che non condivido assolutamente – conclude Rescigno -, ritengo che esse debbano continuare a esistere, perché sono le “sentinelle” del territorio, con il loro ruolo di prevenzione del dissesto idro-geologico e con le operazioni antincendio in estate. Anzi, per me dovrebbero avere anche un ruolo più rilevante e specifico nell’ambito della protezione civile, ovviamente supportato dallo stanziamento di fondi e mezzi adeguati”.
Rescigno è già stato in passato presidente della comunità montana della Valle dell’Irno: si distinse soprattutto perché riuscì a trasformare il contratto degli operai da tempo determinato a tempo indeterminato.