Malore per il parroco di S.Angelo, don Antonio Sorrentino, ricoverato in ospedale. L’acqua invade case (tra cui quella del sindaco Giovanni Romano), aziende, garage. Auto bloccate nei sottopassaggi. Mercato S.Severino, Fisciano e Baronissi, i Comuni più colpiti. I particolari.
Venerdì 30 ottobre 2015
VALLE DELL’IRNO. Il comprensorio della Valle dell’Irno è stato messo letteralmente in ginocchio dall’eccezionale ondata di pioggia abbattutasi sul territorio ieri mattina all’alba, a partire dalle ore 5,55, e protrattasi ininterrottamente fino alle ore 8,00 circa. Baronissi, Fisciano e Mercato S.Severino sono stati i tre Comuni che hanno subito i maggiori danni e disagi.
L’eccezionale nubifragio ha causato anche un malore, una crisi da panico, a don Antonio Sorrentino, parroco della frazione S.Angelo di Mercato S.Severino, che è rimasto impressionato dall’acqua che ha invaso la sua chiesa, l’oratorio, la sua casa. E’ stato ricoverato all’ospedale “Fucito” di Curteri, dove è stato trattenuto in osservazione per più di un’ora, per poi essere dimesso in mattinata.
Sottopassaggi e e ponti allagati, con alcune auto rimaste impantanate. Come nel sottopasso ferroviario di via Faraldo, al confine tra S.Severino e Fisciano, con un’auto rimasta bloccata nella melma: scene che si ripetono da tre anni circa e che causano un duro scontro a distanza, a proposito delle cause e della responsabilità del problema, tra l’ex sindaco di Fisciano e attuale Consigliere regionale, Tommaso Amabile, e il primo cittadino di S.Severino, Giovanni Romano. Lo stesso sottopasso è rimasto chiuso alla circolazione fino alle prime ore della mattinata di ieri.
Stesse scene sul ponte di Penta di Fisciano, dove ugualmente un’auto è rimasta in panne nell’acqua, che ha raggiunto il metro circa, nel sottopasso autostradale di Pizzolano di Fisciano, nel sottopasso autostradale in località “Macchione” di Fisciano. Oltre un metro circa di acqua si è accumulata anche nel sottopasso ferroviario di Curteri di S.Severino, utile per raggiungere il locale ospedale e ugualmente chiuso alla circolazione per alcune ore.
Gravi disagi a Piazza Del Galdo e a S.Eustachio, frazioni di S.Severino, con la melma che ha invaso case al pian terreno, negozi, garage e con alcuni cittadini costretti a spalare il fango. “S.Eustachio – dice un residente, Antonio Corbisiero – viene completamente invasa dall’acqua piovana a partire dal Corso Caracciolo e sino alla Via S. Felice fino a causare allagamenti alle case e ai garage dei residenti. Le proteste dei cittadini rivolte alle Istituzioni sono state varie e numerose. Purtroppo, hanno ricevuto solo promesse mai mantenute”.
A S.Angelo, il torrente Solofrana è straripato all’altezza della chiesa, invadendo il pub “Araba fenice”: “l’acqua – dice il titolare, Claudio Caliano – ha danneggiato la sala e la cucina, congelatori, frigoriferi, impianto elettrico, l’impianto della birra alla spina”.
Acqua e melma ha invaso anche l’azienda “Euroflex” di S.Angelo, l’area Pip di Curteri e la casa del sindaco Giovanni Romano.
Via Giovanni Paolo II a Fisciano, che conduce all’Università, via Tommaso S.Severino, via Principe di Carignano a S.Severino, erano ieri mattina come torrenti in piena.
La bomba d’acqua a Baronissi ha creato danni, ma limitati. La pulizia delle caditoie, dei pozzetti, dei collettori pluviali dei mesi scorsi ha scongiurato il peggio. Anche i lavori di messa in sicurezza e sistemazione idrogeologica del versante Ovest hanno garantito una maggiore tenuta del quartiere Nuova Irno, in località Cariti, dove pure si sono registrate alcune criticità. Piccoli smottamenti ad Antessano e Orignano, poi rimossi.