Rescigno: “priorità assoluta agli operai idraulico-forestali, in attesa di percepire 14 stipendi arretrati”. I dettagli.
Lunedì 30 giugno 2014
CALVANICO.Antonio Rescigno, attuale Sindaco del Comune di Bracigliano, è stato eletto, venerdì 27 giugno, Presidente della Comunità Montana “Irno Solofrana” dai delegati dei Comuni della Valle dell’Irno e del Montorese. Un incarico già ricoperto dallo stesso Rescigno (nella foto) tra il 2000 ed il 2008, periodo in cui stabilizzò i 100 operai idraulico-forestali, cioè li fece passare dal rapporto di lavoro a tempo determinato (in altre parole, erano impiegati solo dalla primavera all’autunno) a tempo indeterminato. Dunque, quasi per un gioco del destino, Rescigno si ritrova tra le mani una nuova questione legata agli operai che, come ben noto, sono in attesa di percepire ben 14 stipendi arretrati. Rescigno è consapevole di questa nuova, importante sfida, e, non a caso, pone la questione degli operai idraulico-forestali al primo posto del suo programma. “Posso garantire – afferma Rescigno – il mio massimo impegno per risolvere la questione degli operai idraulico-forestali, che è il mio primo e più importante capitolo del programma della mia amministrazione. Insieme agli altri componenti dell’amministrazione dell’Ente montano, mi impegnerò affinchè gli operai percepiscano, quanto prima, tutti gli stipendi arretrati e perché, in futuro, ci sia regolarità e precisione nel pagamento agli stessi delle indennità mensili. Tutto ciò, a difesa degli operai e delle loro famiglie, che meritano un presente ed un futuro sereni”. Rescigno illustra il percorso che intende seguire per risolvere la questione: “chiederemo alla Regione – spiega – l’assegnazione dei finanziamenti previsti per il settore e, se è possibile, accederemo anche ai fondi europei. In queste ore, sto analizzando la situazione e, nei prossimi giorni, incontrerò una delegazione degli operai. Quindi, fisserò un appuntamento alla Regione, con l’Assessore competente al ramo, per trovare una soluzione al problema. Garantisco lo stesso impegno di quando trasformai il rapporto di lavoro degli operai da tempo determinato a tempo indeterminato, nella consapevolezza che essi sono fondamentali per il presidio del territorio”. “Per risolvere la questione – aggiunge Rescigno – serve l’impegno di tutti: mio dell’esecutivo, dei Sindaci del territorio, del personale tecnico-amministrativo, nonché degli stessi operai. Dobbiamo tutti remare verso la stessa direzione”. Negli ultimi anni, si è discusso della possibilità di sopprimere le Comunità montane, un’opzione respinta con forza da Rescigno che, anzi, sostiene un potenziamento degli Enti montani. “Sono contrario alla soppressione delle Comunità montane – conclude Rescigno – perché esse svolgono un ruolo fondamentale per la preservazione e la promozione dell’ecosistema. Basti pensare ai progetti dell’anti-incendio nei periodi estivi, alle bonifiche di valloni e sottobosco, alle opere che realizzano nella prevenzione degli eventi franosi ed alluvionali che, sempre più spesso, si registrano in Italia. Ritengo, perciò, che, alle Comunità montane, vadano assegnate più funzioni, anche in materia di protezione civile, più risorse, più uomini e più mezzi a difesa del territorio e della natura”.