“Dopo 20 anni, è forte il ricordo, ma non è cresciuta la cultura della prevenzione. Qualche amministratore locale asserisce con orgoglio che dopo vent’anni la ricostruzione è quasi ultimata (!!!) questa pagina nera ha insegnato poco alla cultura della prevenzione: l’Italia ha un problema di dissesto idrogeologico spaventoso che continua a non essere affrontato, anzi i fondi sono sempre più insufficienti ed i cantieri sempre più in ritardo rispetto al rischio che incombe. Sarno ha insegnato solo che in questi casi, in Italia, basta trovare un capro espiatorio a cui addossare tutto il portato morale e materiale dell’accaduto”.
Domenica 6 maggio 2018
SARNO. Il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, ha dichiarato: “a vent’anni dalla sciagura che colpì i Comuni di Sarno, Siano, Bracigliano e Quindici, è forte l’emozione del ricordo di quel 5 maggio 1998 in cui un’onda di fango mortale portò via le vite e le case di tante famiglie. Una tragedia che scosse le coscienze dell’Italia intera, ricordo di aver partecipato da militante politico prestato al volontariato i momenti in cui si attivò una straordinaria gara di solidarietà per portare soccorsi e aiuti nel mercato ortofrutticolo di Sarno. I funerali al campo sportivo, furono uno strazio, che è ancora fermo nella mia coscienza insieme alle scene del terremoto del 1980. Anche se qualche amministratore locale asserisce con orgoglio che dopo vent’anni la ricostruzione è quasi ultimata (!!!) questa pagina nera ha insegnato poco alla cultura della prevenzione: l’Italia ha un problema di dissesto idrogeologico spaventoso che continua a non essere affrontato, anzi i fondi sono sempre più insufficienti ed i cantieri sempre più in ritardo rispetto al rischio che incombe. Sarno ha insegnato solo che in questi casi, in Italia, basta trovare un capro espiatorio a cui addossare tutto il portato morale e materiale dell’accaduto.”