PELLEZZANO. Il 4 ottobre presentazione del volume "Alla ricerca dell'identità coperchiese".

L'Assessore Morra

E’ stato scritto dal Docente Vincenzo Aversano. I dettagli.
 
 
 
 
Domenica 4 ottobre 2015
PELLEZZANO. Oggi, Domenica 4 Ottobre 2015, alle ore 18,30, nel Salone “San Nicola” (ex Congrega) di Coperchia, sarà presentata la ricerca del Prof. Vincenzo Aversano (già Ordinario di Geografia nella Università di Salerno), con corredo foto-cartografico di D. Carratù, G. Galdi e G. Criscuolo, dal doppio titolo: In memoria di Coperchia giardino dell’anima /e/ Quando eravamo <<persone riconoscibili>> che abitavano <<luoghi>> e condividevano comportamenti. Si tratta di una pubblicazione finanziata dal Comune di Pellezzano, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno, che sarà distribuita gratuitamente, cominciando dai presenti alla serata.
A fare gli “onori di casa”, sarà il Sindaco di Pellezzano, Dott. Giuseppe Pisapia, cui seguiranno gli interventi del Ch.mo Prof. Annibale Elia (Direttore del Dip.S.P.S.C. dell’Univ. di Salerno), della Prof.ssa Silvia Siniscalchi (Responsabile del <<Laboratorio di Cartografia e Toponomastica Storica>>, al cui interno si è svolto il più del lavoro), del Dott. Francesco Morra (Assessore alla Cultura e Politiche Sociali del Comune) e dell’On. Tommaso Amabile (Presidente della Commissione Cultura della Regione Campania). La manifestazione, introdotta e coordinata dal Prof. Alfonso Conte, brillante storico dell’Ateneo salernitano, avrà come relatore il ch.mo Prof. Domenico Scafoglio, antropologo di fama internazionale e già Ordinario a Salerno.
Il senso e la finalità del libro, peraltro condivisi in pieno dall’Assessore Morra, ben si colgono nell’intervento scritto all’inizio del volume dal Primo cittadino: <<La cultura identitaria come fonte ispiratrice del “ben operare” amministrativo>>, laddove auspica che il tutto valga come <<esempio di un nuovo modo di far cultura>>.  Nella sua opera, il Prof. Aversano intende fornire un modello, sia pur parziale nei contenuti (limitati per ora alla toponomastica, ai soprannomi, a sprazzi di tradizione poetica orale e a detti e aforismi popolari), a parte una ricca documentazione fotografica, insieme nostalgico e “ammonente”, e una insolita Pianta umanistica di Coperchia e dintorni con i toponimi “del cuore”, presente nella custodia della “terza di copertina”.
Iniziando di qui, l’autore intende coinvolgere, per la riscoperta delle “radici”, tutti i cittadini delle frazioni comunali e, soprattutto, le scuole e i giovani (a rimorchio della “memoria” degli anziani): obiettivo che solleciterà attraverso un previsto dibattito conclusivo con i presenti, per l’occasione dialogando soprattutto coi Coperchiesi.

Antonio De Pascale

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