Fede e folklore, con i canti in dialetto antico e le immancabili polpette di baccalà. Rientrano gli emigrati all’estero.
Giovedì 10 aprile 2014
MERCATO S.SEVERINO.Domani, nella frazione Spiano, si ripete la grande festa in onore della Madonna Addolorata, la cui statua fu incoronata in Vaticano nel 1999 da Papa Giovanni Paolo II, che, il 27 aprile, sarà proclamato Santo. La festa coincide sempre con il venerdì della settimana delle Palme ed è tra le più caratteristiche della provincia salernitana. Il rito religioso si ripete da secoli, tra fede e folklore. Venerdì, alle prime luci dell’alba, vengono celebrate le messe ogni ora. Alle ore 18,00, processione per le strade del paese, con i fedeli che fanno a gara nel portare a spalla il simulacro dell’Addolorata. In prima fila, il sindaco, Giovanni Romano, e i consiglieri comunali del posto, Franco Amoroso, Marco Iannone e Franco Iannone. Molti spianesi, emigrati all’estero, rientrano in paese per l’occasione ed anche in terra straniera, conservano in casa un’immagine dell’Addolorata. Immancabili sono le polpette di baccalà (fatte con pane, pepe, uova, sale, formaggio, baccalà) e le pietanze a base di pesce. Vietata è la carne, perché si è nel periodo quaresimale. Al rientro della processione, i portatori della statua cantano canzoni in un dialetto antichissimo. Alle celebrazioni religiose partecipano centinaia di fedeli, provenienti anche da altri comuni salernitani ed avellinesi. Essere spianesi vuol dire, innanzi tutto, avere fede nell’Addolorata. Una fede che si trasmette da padre in figlio e che è un tratto peculiare di questa frazione sanseverinese. Pochi anni fa, la Chiesa parrocchiale è stata ristrutturata.
