Mercato S.Severino. Vandalizzato il castello

Ignoti hanno danneggiato l’impianto di illuminazione. Il Sindaco Somma: “i responsabili devono vergognarsi”.
 
 
 
Giovedì 21 febbraio 2019
Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO. Violata e offesa la memoria storica della città. L’altra notte, i soliti ignoti hanno distrutto l’impianto di illuminazione del castello medievale (nelle foto), che rendeva visibile di sera l’antico maniero dai Comuni limitrofi e dall’autostrada A30 Salerno-Caserta-Roma. Il simbolo del fasto passato, insieme al palazzo vanvitelliano, che rende orgogliosi i sanseverinesi, non ha fermato la furia devastatrice dei vandali, che hanno rotto la centralina elettrica e alcuni fari che proiettavano la luce sulle vestigia.
Durissima la condanna del sindaco, Antonio Somma: “gli autori del gesto – afferma – devono vergognarsi, senza se e senza ma. E non per il danno economico, perché i fari li riposizioniamo. Si devono vergognare perché hanno dimostrato di non sapere cosa sia la storia, di non conoscere la memoria di un popolo, di non avere senso di appartenenza, né di rispetto per la comunità in cui vivono. A loro ci penseranno le forze dell’ordine perché abbiamo sporto denuncia per quanto accaduto e le indagini sono già partite”.
“Noi, invece – conclude il sindaco –  continuiamo a lavorare: per il nostro maniero abbiamo grandi progetti e molti sono di prossima realizzazione. Finalmente, daremo al castello, un simbolo per tutti noi sanseverinesi, la dignità che merita di avere”.
Non è la prima volta che il castello finisca nelle mire dei vandali. In passato, è stato già danneggiato, in più casi, l’impianto di illuminazione. Una quindicina di anni fa, alcune persone si divertivano addirittura con le moto nel perimetro dell’area archeologica. Tempo addietro, alcuni incendi della macchia mediterranea, causarono il successivo crollo di parte delle mura.
Il castello sanseverinese, il secondo per estensione del periodo medievale relativamente all’Italia meridionale, è stato oggetto di studi e di campagne di scavi a partire dagli anni ’80 del XX secolo. Fu il compianto sindaco Vincenzo Erra ad avviare, con l’Università di Salerno, lo studio dell’area, coinvolgendo anche esperti di storia locale, come Gino Noia, Pinuccio Rescigno, Massimo Del Regno, Tonino Di Palma. Nel 2004 l’ex sindaco Giovanni Romano diede impulso alla legge regionale che istituì il parco archeologico-naturalistico dei Sanseverino. In molti sperano che esso possa entrare presto nel circuito turistico nazionale.

Antonio De Pascale

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