Antonio De Pascale
MERCATO SAN SEVERINO. Il castello medievale, situato sulla collina Cerrelle, torna nel mirino dei vandali. Alcuni giorni fa, i soliti ignoti hanno sradicato diversi alberi e divelto la cartellonistica informativa posti all’ingresso del parco.
Non è la prima volta che il castello finisce nel mirino dei vandali. Venticinque anni fa circa, un incendio doloso distrusse diversi ettari di macchia mediterranea. Un lungo tratto della cinta muraria, venne letteralmente cotto dalle fiamme e, nell’inverno successivo, con la pioggia e le raffiche di vento, crollò rovinosamente.
Una quindicina di anni fa, un ambientalista riprese con una telecamera un motociclista che scorazzava tra le vestigia. In passato, non di rado, era facile notare greggi di pecore che pascolavano tra i resti del maniero. Recentemente, in almeno tre casi, è stato danneggiato l’impianto di illuminazione che rende visibile il castello in tutta la Valle dell’Irno e anche dall’autostrada A30 Salerno-Caserta-Roma. L’impianto delle luci, è stato poi fatto riparare dal Comune.
Grazie a una legge regionale del 2004, sollecitata dall’allora sindaco Giovanni Romano, l’area del castello è diventata parco regionale architettonico e naturalistico dei San Severino. Il maniero è destinatario di fondi europei e regionali finalizzati a una campagna di restauro per il suo inserimento nei percorsi turistici regionali. E’ probabile anche che verrà protetto con un sistema di videosorveglianza.
Atti vandalici si registrano anche in altre zone della città. Spesso, sui muri, compaiono scritte in vernice, non di rado di tenore politico. Altre volte, vengono colpite strutture pubbliche. Come nel caso del danneggiamento dei bagni collocati all’interno della villa comunale intitolata a Luigi Cacciatore. Oppure, come nel caso di piazza XX settembre, dove qualcuno si è accanito contro l’ingresso in legno della struttura.
Non è stato risparmiato nemmeno il civico cimitero, ubicato nella frazione Costa. Qui, ignoti senza scrupoli, in almeno cinque casi, hanno violato diverse tombe, rubando portafiori o oggetti sacri in rame e ottone. Da pochi giorni, però, il camposanto è stato dotato di ventuno telecamere e così le scorribande di ladri e vandali, dovrebbero terminare.