Da ieri stop al servizio della logistica. Nessun allarmismo, tutti i reparti funzionano regolarmente, ma solo grazie al senso di responsabilita’ e ai sacrifici del personale medico e para-medico, sottoposto a straordinari e a turni stressanti. La denuncia è del segretario generale della Cisl, funzione pubblica di Salerno, Pietro Antonacchio: “da ieri – dichiara il sindacalista – non c’è più il personale che porta farmaci, lenzuola e materiali vari ai reparti. Beffa per i dipendenti, già stremati per i turni stressanti, attuati per garantire l’assistenza ai pazienti”. In attesa dell’assegnazione di operatori socio-sanitari, si cerca di tamponare il problema con personale interno al nosocomio. Mancano almeno 15 infermieri e 30 operatori socio-sanitari. I particolari.
Giovedì 14 giugno 2018
Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO. Salta il servizio di logistica all’ospedale “Gaetano Fucito”, ubicato nella frazione Curteri: l’ospedale va quasi in “tilt”. Nessun allarmismo, tutti i servizi essenziali continuano a essere garantiti, ma solo grazie ai sacrifici, al senso del dovere e di responsabilità, di tutto il personale medico e para-medico. Sono davvero tanti i problemi che attanagliano il nosocomio sanseverinese.
La denuncia è del segretario generale della Cisl, funzione pubblica di Salerno, Pietro Antonacchio: “da ieri – dichiara il sindacalista – non c’è più il personale che porta farmaci, lenzuola e materiali vari ai reparti. Beffa per i dipendenti, già stremati per i turni stressanti, attuati per garantire l’assistenza ai pazienti”.
“E’ l’ennesima beffa – aggiunge Antonacchio – per il personale del Fucito, ormai stremato per garantire l’assistenza e costretto a turni stressanti. Da ieri, infatti, la Gesap, ditta appaltatrice del servizio di pulizia, non effettua più la logistica, che invece prima garantiva impropriamente poiché il capitolato è solo relativo alla pulizia, con presenza durante le 24 ore della giornata”.
“Un accordo interno al presidio ospedaliero – continua Antonacchio -, resosi necessario in attesa di reclutamento del personale con qualifica di operatore socio-sanitario, indispensabile per sopperire alla carenza di tale servizio, in una struttura dove la dislocazione delle unità operative vede indispensabile tale supporto”.
Per tamponare tale situazione venutasi a creare, alcuni operatori della cardiologia e medicina, sono stati, temporaneamente, collocati nei locali della farmacia, al fine di garantire la distribuzione dei farmaci, e alla dialisi.
“Se a tutto ciò si sommano la generale mancanza di presìdi, le barelle rotte e l’insufficienza di sedie a rotelle, allora possiamo affermare, senza ombra di smentita, che la situazione è drammatica”, affermano i delegati rsu della Cisl Fp, Bonaventura Guariglia e Giuseppe Di Pietro.
“Allo stato – aggiungono Guariglia e Di Pietro – si ribadisce la carenza, nel presidio ospedaliero di Mercato S. Severino, di almeno 15 infermieri e 30 operatori socio-sanitari. Appare evidente che, tale situazione, non è ora più sostenibile. Pertanto, invitiamo la direzione generale a un immediato potenziamento dell’organico di operatori socio-sanitari presso il Fucito, riservandoci, in assenza di un immediato riscontro, ogni azione a tutela della dignità dei lavoratori e dei pazienti interessati”.
Anche Gerardo Liguori della Cgil, Antonio Rocco e Carmine Landi, consiglieri comunali di Baronissi e Mercato S. Severino, denunciano, da anni, la carenza di personale.