Polemica a distanza a proposito della manutenzione del patrimonio comunale. Romano: “dicevano che non c’erano fondi perché avevamo lasciato il Comune indebitato. Ora stanziano oltre 1 milione per affidare l’appalto a un privato per 3 anni. Si costituisca, in alternativa, un’azienda speciale, senza costi per il Comune, in cui collocare gli ex Gesema”. Somma: “la gestione commissariale ha certificato 27 milioni di euro di debiti lasciati da chi ci ha preceduti e diversi milioni di debiti fuori bilancio. L’azienda speciale non può essere costituita e comporterebbe dei costi”. I dettagli.
Giovedì 28 marzo 2019
Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO. Nuovo scontro tra l’ex sindaco Giovanni Romano e l’attuale primo cittadino, Antonio Somma.
“Negli ultimi due anni – dice Romano – a ogni richiesta dei cittadini riguardante interventi sul patrimonio pubblico, l’amministrazione comunale ha sempre risposto “non ci sono soldi” perché “quelli prima di noi” hanno lasciato solo debiti. Adesso, dalle casse comunali, spuntano, per la gestione del patrimonio, ben 475.800 euro all’anno che per tre anni diventano 1.427.400 euro! Ci aspettavamo che queste risorse “miracolose” fossero destinate a rimettere al lavoro gli ex dipendenti della Ge.Se.Ma.”.
“Invece scopriamo – precisa il coordinatore del delle liste di Romano, Giuseppe Vitale – che il Comune sta per pubblicare una gara per affidare a un operatore privato, per tre anni, le attività di manutenzione delle strade, del verde pubblico, utilizzando il modello del “global service””.
“E’ una scelta scandalosa – precisa il consigliere comunale Eduardo Caliano – perché l’amministrazione comunale può costituire, senza alcun costo per il Comune, la propria azienda speciale per la gestione del patrimonio, con la quale ridare una dignitosa prospettiva di lavoro agli ex dipendenti della Ge.Se.Ma.”.
Pronta la replica del sindaco Somma: “qualcuno – dice – cerca di “risorgere” nel periodo quaresimale, ma farebbe meglio a dare le risposte ai cittadini che le attendono da molto, dopodiché si potrebbe parlare di attualità. I debiti del Comune sono stati certificati dalla gestione commissariale, che ha evidenziato 27 milioni di disavanzo e diversi milioni di euro di debiti fuori bilancio. Siamo ancora in una fase di pre-dissesto. L’importo relativo alla manutenzione è stato accantonato dai commissari. L’ipotesi dell’azienda speciale è un’idiozia perché tutti sanno che, per 5 anni successivi al fallimento della società partecipata, non è possibile costituire nuove società e le assunzioni dovrebbero avvenire tramite bando pubblico e non in maniera diretta. La stessa azienda speciale comporterebbe i costi per l’acquisto dei mezzi necessari per i servizi. La gestione privata è la più efficace, come dimostra Baronissi, che è la cittadina meglio tenuta”.