CHIESA GREMITA, A DIMOSTRAZIONE DEL FATTO CHE DON SALVATORE NON E’ STATO DIMENTICATO. VIVE NEL RICORDO E NELL’AFFETTO STRARIPANTE DELLA SUA GENTE. I DETTAGLI.
Domenica 7 ottobre 2012
ANTONIO DE PASCALE
MERCATO S.SEVERINO.La Città di Mercato S.Severino ha ricordato, ieri sera, la figura dell’amatissimo parroco don Salvatore Guadagno, morto 20 anni fa, all’età di 58 anni (nelle due foto sopra). Lo ha fatto con una Santa Messa, celebrata dal parroco don Peppino Iannone, nella Chiesa “S.Giovanni in Parco”, coadiuvato dal prof.Antonio Luisi, Diacono. Per l’occasione, la Chiesa era gremita di Fedeli e Cittadini, a dimostrazione che la Comunità Sanseverinese non ha dimenticato quell’uomo che amava definirsi “un semplice prete”, ma che fu un instancabile testimone del Vangelo. In prima fila, c’erano i parenti di Don Salvatore, i nipoti Sabatino (noto e stimato ragioniere), Enzina, ed il pronipote, Carlo Guadagno, Consigliere Provinciale del collegio Mercato S.Severino-Bracigliano-Calvanico. C’era tanta gente, dunque, ma c’erano, soprattutto, i “ragazzi” del suo oratorio, oggi quasi cinquantenni. Nella sua omelia, don Peppino Iannone ha riservato poche, ma significative, parole, per descrivere la figura di Don Salvatore: “fu un grande testimone dell’amore – ha detto don Peppino -. Credo che la Messa che stasera celebriamo in suffragio della sua anima, andrà a beneficio delle anime del Purgatorio, perché ritengo che don Salvatore sia già in Paradiso. I Sanseverinesi lo hanno conosciuto ed hanno apprezzato le sue qualità”. Ma chi era don Salvatore, che diversi Sanseverinesi venerano già come un Santo?. Basta raccontare pochi episodi della sua vita per dimostrare la grandezza di questo Pastore della Chiesa Cattolica. Fu un Sacerdote, innanzi tutto, innamorato di Gesù Cristo, al quale dedicò tutta la sua vita. In un rigido inverno, con la neve che ricopriva le strade, incontrò un povero: si tolse le scarpe e gliele donò, e tornò a casa a piedi nudi. Accogliendo l’invito di Cristo di “gridare” dai tetti la “Buona Novella”, conduceva, sulla Tv e sulla Radio “T.R.S. TeleIrno”, programmi per la predicazione del Vangelo, durante i quali affrontava anche i problemi sociali. Il suo oratorio era pieno di di giovani, con i quali discuteva di tutto. Proprio per questo, era definito il “Don Bosco” di Mercato S.Severino. Non andava mai in vacanza, per stare sempre vicino alle “sue” anime. Rinunciò all’insegnamento della religione nelle scuole, per poter visitare gli ammalati e gli anziani. Non rinunciava a pungolare gli amministratori locali quando, a suo dire, non risolvevano i problemi della Comunità. Fu sua l’idea di creare il parco de “Il Boschetto”, poi realizzato dall’amministrazione comunale pochi anni fa. A don Salvatore Guadagno è intitolata la scuola materna ed elementare di via Municipio. Il Comune, nel 2009, ha realizzato un piccolo monumento funebre in suo onore, nel cimitero di Costa.
PER APPROFONDIRE E CONOSCERE MEGLIO LA FIGURA DI DON SALVATORE GUADAGNO, SI CONSIGLIA DI LEGGERE L’ARTICOLO, A FIRMA DEL PROF.ANTONIO LUISI, PUBBLICATO, POCHI GIORNI FA, SU IRNONOTIZIE.IT.