MERCATO S.SEVERINO. LA CHIESA DI "S.GIOVANNI IN PARCO" COMPIE 600 ANNI. DOPO IL SISMA DEL 1980, FU RIAPERTA AL CULTO NEL 1993, GRAZIE AL LAVORO DEL PRIORE E POSTINO ALFONSO ROMANO.

IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI PREVEDE CONVEGNI, PUBBLICAZIONI, RIORGANIZZAZIONE DELLA CONGREGA E RESTAURO DELL’ANTICO ORGANO.
 
 
 
Martedì 10 gennaio 2012
 
MERCATO S.SEVERINO.E’ una delle Chiese più belle, più grandi, più importanti dell’intera Valle dell’Irno. E’ la Chiesa “S.Giovanni in Parco”, che quest’anno compirà 600 anni dalla fondazione. Il parroco, don Peppino Iannone, ed il vice, don Raffaele De Cristofaro, stanno elaborando un ricco programma per celebrare l’evento. Verranno organizzati convegni, pubblicazioni, funzioni religiose con la partecipazione di alti prelati. Don Peppino e don Raffaele hanno avviato anche una raccolta di offerte tra i fedeli per restaurare l’antico organo e la riorganizzazione l’arciconfraternita del Santissimo Rosario. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1980, la Chiesa fu ristrutturata dal compianto priore e postino Alfonso Romano e dal nipote Lucio De Pascale, oggi agente della polizia locale presso il comune di Solofra. Lo stesso Alfonso Romano (NELLA FOTO SOPRA), Cavaliere del Lavoro, amatissimo e stimatissimo dai sanseverinesi per la sua fede, per l’onestà e la bontà di cuore, per 30 anni organizzò anche la festa in onore di S.Vincenzo Ferreri, venerato nella Chiesa, che ne custodisce una preziosa reliquia. Il sacro tempio fu riaperto al culto il 3 giugno 1993. Ubicata in piazza Ettore Imperio, la Chiesa è attigua al palazzo vanvitelliano, ex convento dei Domenicani. Fu intitolata a San Giovanni in omaggio ai canonici dell’Arcibasilica Patriarcale di S. Giovanni in Laterano, dai quali fu donata all’ordine Domenicano, con l’obbligo di un censo annuo di mezza libbra di pepe. L’aggiunta “in parco” è dovuta alla sua ubicazione nei pressi del parco del castello. Di notevole fattura è il pavimento di maiolica napoletana situato nel cappellone del Rosario: l’opera ricorda lo stile del chiostro delle clarisse di Santa Chiara. Prezioso è anche il mausoleo dei Pignatelli, del 1412. Tra i dipinti, si segnalano la pala della Santissima Vergine col Bambino, dipinta dal pittore Fabrizio Santafede nel 1580, la tela del Transito di S. Giuseppe, di Giovanni de Mari, e il fondale del Crocifisso realizzato da Vincenzo Conforti nel 1873. La Chiesa è protetta da un sofisticato allarme.

Antonio De Pascale

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