Celebrata anche la “Virgo Fidelis”, Patrona dei Carabinieri. Il Sindaco Romano: “dal dialogo e dal rispetto delle regole, nasce la pace. La guerrà è sconfitta e morte per l’umanità”. I dettagli (clicca sulle immagini per ingrandirle).
Venerdì 22 novembre 2013
MERCATO S.SEVERINO.Nella giornata di ieri, l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Giovanni Romano, l’Associazione Nazionale Carabinieri (Anc) e l’intera città, hanno preso parte alla cerimonia in onore degli eroi di Nassirya, ovvero i Carabinieri ed i Soldati caduti, in un vile attentato 10 anni fa, nella città irachena, mentre erano in missione di pace. La cerimonia è coincisa con la ricorrenza annuale della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Durante la manifestazione, lo spazio antistante la sede dell’Anc, ovvero l’area superiore del parcheggio/piazza compresi tra via Borsellino e via Falcone, è stato intitolato “Largo Nassirya”. Contemporaneamente, il Sindaco Romano ed il Comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, Capitano Rosario Basile, hanno scoperto un cippo alla memoria degli eroi di Nassirya. Presenti una cinquantina di Carabinieri, tra militari in servizio ed in congedo (questi ultimi guidati dal presidente e vicepresidente, marescialli Rocco Rescigno e Mario Puca), una rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato, gli Assessori Eduardo Caliano, Angelo Zampoli ed Assunta Alfano, il Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Perozziello, i Consiglieri comunali Antonio Del Regno e Franco Amoroso, la Polizia Locale guidata dal Capitano Luigi Norino, una delegazione della Croce Rossa Italiana, i volontari della protezione Civile “Epi”, una delegazione degli alunni della scuola elementare e media, guidata dai dirigenti Laura Teodosio e Teresa Paciello. Ad inizio cerimonia, il parroco, don Peppino Iannone, ha benedetto il monumento, recitando una preghiera.
<<Il monumento – ha detto l’Assessore Caliano – è costituito da uno stele poggiato su pietra calcare proveniente da Costa e la targa è apposta su un marmo dai colori bruni, con fattezze militari, che riecheggia i colori del deserto. Dunque, il monumento è una sintesi tra la comunità sanseverinese e quella irachena>>.
Gli alunni hanno letto delle toccanti poesie, dedicate al tema della pace, dell’amore e della fratellanza.
<<Ai nostri giovani – ha detto Romano nel suo intervento – ricordo che i nostri eroi sono morti in un teatro di guerra, dove erano in missione per portare la pace al popolo iracheno, attraverso l’autodeterminazione, poiché privo di libertà, la stessa che, in Italia, mancò anche ai nostri nonni. La pace si costruisce con il dialogo, il confronto, evitando la guerra, che è morte e sconfitta dell’umanità. I Carabinieri in servizio sono tutori della legalità, la stessa che hanno sposato come ragione di vita anche i militari in congedo. Si costruisce la legalità rispettando tutte le regole, dalle più semplici, come il rosso dei semafori, a quelle apprese in famiglia, a scuola. Se si rispettassero la legalità, non ci sarebbero nemmeno le guerre>>.
<<Ci sono date – ha proseguito il maresciallo Rescigno – che restano nella storia di un Popolo, come quella del 12 novembre 2003. I nostri Carabinieri e Soldati conoscevano il pericolo di quella missione, ma lo vivevano tra la gente, mostrando il volto migliore dell’Italia>>.
<<Le anime dei forti – ha aggiunto il maresciallo Puca – vivono in cielo e in noi, per sempre. I nostri eroi portarono libertà in un Paese coinvolto dalla guerra, dai suoi orrori preservarono bambini, donne, anziani. Il loro esempio ci impegna a difendere la società civile e democratica>>.
A questo punto, tutti i partecipanti alla manifestazione, hanno dato vita ad un corteo che, partendo da via Falcone, ha attraversato via Rimembranza ed è giunto nella Chiesa di S.Giovanni in Parco, dove don Peppino ha celebrato la Santa Messa, alla quale ha partecipato anche il Colonnello Riccardo Piermarini, Comandante Provinciale dei Carabinieri.